In questi giorni, la CGIL savonese è impegnata nei congressi per il rinnovo delle segreterie dei sindacati di categoria.
Il settore dei trasporti vede la conferma di Simone Turcotto alla segreteria provinciale della FILT CGIL. Se la vertenza della TPL Linea ha visto una inconsueta, per gli standard medi savonesi, reattività dei lavoratori dei servizi del trasporto locale, al contrario la vertenza delle Funivie segna il passo. Dopo tre anni, non si ha ancora una svolta decisiva per il ripristino degli impianti di trasporto. I lavoratori delle Funivie affidandosi ai soliti politicanti di passaggio in campagna elettorale ed ai comunicati stampa di rito hanno perso reddito, con il rischio che l’impianto non venga più riattivato.
Anche il settore dei chimici della Filctem CGIL conferma Dario Delbono alla segreteria provinciale. Bisogna però notare che la vertenza della Sanac di Vado Ligure ha toccato uno dei punti più bassi della credibilità dei sindacati savonesi. Infatti, secondo il Secolo XIX del 13 dicembre le comunicazioni dell’azienda sono state recapitate direttamente ai sindacati nazionali ed ai lavoratori non in turno è stato impedito l’accesso alle sale dove si teneva un’assemblea sindacale.
Per gli innumerevoli successi ottenuti e l’originalità delle soluzioni proposte in tutte le principali vertenze del settore metalmeccanico la FIOM CGIL riconferma Andrea Mandraccia a segretario provinciale. A favore della riconferma di Mandraccia hanno sicuramente contribuito l’impegno profuso nelle varie vertenze susseguitesi in questi anni. Ricordiamo la chiusura della Asset di Altare, il commissariamento della Piaggio Aerospace di Villanova d’Albenga, con la collegata LaerH, la mobilità del personale e le cessioni di reparti della ex Bombardier – Alstom di Vado Ligure, nonostante le molte redditizie commesse pubbliche assegnate, la vertenza del fallimento dei cantieri Mondomarine di Savona. Tra le soluzioni più originali per contrastare le scelte aziendali e per denunciare le tante contraddizioni che vedevano assottigliarsi il reddito ed i diritti dei lavoratori bisogna menzionare i temutissimi scioperi a senso unico alternato.
Se la decadenza dell’industria savonese è lo specchio di classi dirigenti e politiche inadeguate, dal punto di vista dei lavoratori gli scarsi risultati ottenuti nella difesa del reddito, dei posti di lavoro e dei diritti sono lo specchio del poco merito e dell’inadeguatezza che si riscontra nelle classi sindacali.
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