
Vado Ligure – I tranquilli sindacati metalmeccanici savonesi nell’organizzare scioperi sono sempre molto originali ed efficaci per ottenere gli obiettivi che si sono prefissi.
Secondo quanto riportato sul profilo Facebook istituzionale della CGIL di Savona, giovedì 16 luglio si terranno 3 ore di sciopero nello stabilimento Bombardier di Vado Ligure per cercare di contrastare lo stato di incertezza legato alla possibile acquisizione del settore ferroviario di Bombardier da parte della francese Alstom.
Questa iniziativa è nell’ambito di uno sciopero organizzato a livello europeo dalla federazione internazionale dei sindacati dell’industria IndustriAll, che vede affilate le organizzazioni sindacali nazionali di più di 100 paesi nel mondo, per l’Italia partecipano le categorie metalmeccaniche di CGIL, CISL e UIL oltre ad altre categorie legate all’industria.
Di questa possibile acquisizione e dei suoi eventuali risvolti si è ampiamente discusso nel precedente articolo del 13 luglio (LEGGI). La preoccupazione maggiore sembra legata alle ricadute sull’alta velocità, visto che l’unione di Alstom e Bombardier verrebbe a determinare un monopolio a livello europeo in questo settore. Per ovviare a ciò Alstom avrebbe proposto all’antitrust europeo la cessione della quota delle produzioni di treni ad alta velocità detenuta da Bombardier.
Come abbiamo già riportato nello stabilimento Bombardier di Vado Ligure sono presenti due treni Frecciarossa 1000 in lavorazione e realizzati nell’ambito del consorzio tra Bombardier ed Hitachi Rail Italy.
Chiaramente, questa ventilata cessione del comparto alta velocità di Bombardier potrebbe determinare delle ricadute occupazionali anche sullo stabilimento di Vado Ligure, comune inserito nell’area di crisi industriale complessa del savonese.
La nostra redazione economica da alcune verifiche sul Registro delle imprese è venuta a conoscenza del fatto che in Via Tecnomasio 2 a Vado Ligure, storica sede dello stabilimento di costruzione di materiale rotabile di Bombardier, ha anche una sede la Segula Technologies Italia S.R.L., a cui Bombardier, nel giugno 2019 nell’ambito di qualche operazione finanziaria, ha ceduto l’ingegneria.
Evidentemente Bombardier necessita ancora del lavoro e dell’esperienza dell’ingegneria ceduta per continuare le proprie produzioni nello stabilimento di Vado Ligure. Pertanto, è possibile che l’acquisizione di Bombardier da parte di Alstom possa avere dei risvolti anche sui lavoratori dell’ingegneria ceduta. Lavoratori che vista già l’incertezza di essere impiegati in un azienda con minore solidità finanziaria rispetto a quando impiegati direttamente in Bombardier, vedrebbero al loro orizzonte ulteriori incertezze.
Ci chiediamo se i tranquilli sindacati metalmeccanici savonesi stiano elaborando delle strategie complessive per tutto il sito produttivo di Vado Ligure nella sua interezza, oppure, come consuetudine, si procede per compartimenti stagni, facendo perdere potere contrattuale alla categoria dei lavoratori.
Ci domandiamo, a tale riguardo, se per dare maggiore peso alle rivendicazioni che riguardano i possibili risvolti occupazionali di tutto il sito produttivo di Vado Ligure, allo sciopero di giovedì 16 luglio parteciperanno anche i lavoratori dell’ingegneria ceduti a Segula. Dopo gli scioperi a senso unico alternato, non ci stupirebbero quelli a compartimenti stagni.
Ricordiamo, tra l’altro, che lo scorso ottobre il segretario della Fiom CGIL di Savona, Andrea Mandraccia, ebbe ad esultare per la vittoria di Pirro riportata dalla sua sigla sindacale alle elezioni per la RSU della sede Segula di Vado ligure (LEGGI).
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