Bombardier – Passerella dopo passerella

Vado Ligure – Nel precedente articolo sulla vertenza della Bombardier Transportation Italy (LEGGI), l’azienda di produzione di materiale rotabile attiva da oltre un secolo nello stabilimento di Vado Ligure, riportavamo che il verbale dell’incontro, tenutosi il 26 novembre 2019, al Ministero dello Sviluppo economico (MISE) non sarebbe ancora disponibile sul sito istituzionale del ministero. Al momento in cui si scrive, ad oltre un mese e mezzo dall’incontro, la situazione risulterebbe analoga.

Ci si domanda nuovamente delle ragioni di questo ritardo per la Bombardier, visto che come avevamo già riportato, per la vertenza della Piaggio Aerospace, il verbale dell’incontro del 18 dicembre è già disponibile da tempo.

Numerosi lavoratori di Bombardier, soprattutto quelli ormai resistenti alle massicce dosi di tranquillanti somministrate dalle organizzazioni sindacali metalmeccaniche savonesi nelle varie assemblee ed assidui lettori dei nostri articoli, si continuano a domandare cosa sia accaduto di tanto grave nell’incontro del 26 novembre da non poterne pubblicare il resoconto.

Non si deve dimenticare che numerose posizioni di vertice del Ministero dello sviluppo economico, sono occupate da esponenti di spicco del Movimento 5 Stelle, movimento che tra i propri cavalli di battaglia proponeva una maggiore trasparenza ed efficienza nella pubblica amministrazione. Tra le posizioni di vertice del MISE ricoperte dai 5 Stelle, ricordiamo il ministro Stefano Patuanelli, numerosi sottosegretari, tra cui Stefano Buffagni ed il Vicecapo di gabinetto Giorgio Sorial che tra l’altro aveva presieduto gli ultimi incontri della vertenza riguardante Bombardier. La crisi di identità dei 5Stelle sembrerebbe essere irreversibile.

Come abbiamo riportato più volte, alla luce delle commesse già assegnate nell’ambito del piano industriale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, risulta poco spiegabile che sulla vertenza di Bombardier vi siano ancora delle incertezze e degli aspetti opachi, anzi proprio contestualmente all’assegnazione di queste commesse da parte dei clienti istituzionali, l’azienda ha proceduto alla cessione dell’ingegneria. Ad oggi nessuno ha saputo rispondere a come l’azienda potrà rispondere alle sfide del mercato ed alle nuove richieste dei clienti senza più un ufficio tecnico di ricerca e sviluppo.

Altre prospettive sono offerte dal mercato spagnolo e da quello francese, come avevamo già riportato nel precedente articolo “Nuove prospettive dall’alta velocità?”, in cui Trenitalia (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) ha vinto la gara per alcuni collegamenti ad alta velocità nei due paesi dell’UE ed intenderebbe utilizzare il treno Frecciarossa 1000,costruito dal consorzio formato da Hitachi Rail e Bombardier.

Il Secolo XIX del 28-11-2019 riporta che, i vertici europei ed italiani di Bombardier durante l’incontro ministeriale del 26 novembre 2019 hanno messo sul tavolo alcuni investimenti che confermano l’interesse per Vado Ligure, come il rafforzamento del ramo manutenzioni e l’adattamento del sito produttivo per la costruzione di tram e veicoli fino a 200km/h.

A fronte di queste prospettive in un area economicamente depressa come la provincia di Savona, area di crisi industriale complessa, il minimo per cui si dovrebbero impegnare le organizzazioni sindacali metalmeccaniche savonesi, nell’interesse dei lavoratori che dovrebbero rappresentare, sarebbe quello di ottenere un tavolo di trattativa con le istituzioni, la politica, l’azienda e l’Unione industriali per conseguire un accordo di programma per il sito produttivo Bombardier di Vado Ligure, che in presenza di carichi di lavoro, soprattutto se assegnati da clienti istrituzionali, venga salvaguardata l’occupazione e vengano mantenute tutte le funzioni che nel corso degli anni hanno contribuito a realizzare gli apprezzati rotabili o capolavori d’impresa, come qualcuno li ha voluti definire. In sostanza evitare i cosiddetti e temuti “spezzatini”, come pare al momento sia la direzione intrapresa per il salvataggio dell’altra grande realtà metalmeccanica savonese, la Piaggio Aerospace, con sede ad Albenga.

Martinazzi (storico RSU Bombardier) – Giuliano

I sindacati metalmeccanici savonesi, nel caso di Bombardier, invece di cercare o favorire una qualche soluzione strutturale ed esigendo chiarezza nei tanti aspetti opachi della vertenza, sembrano più che altro interessati alle passerelle (elettorali o meno) in compagnia del politico locale di turno, quasi per ottenere una qualche forma di legittimazione. Usanza questa sicuramente appartenete ad altri tempi, quando il consenso nei partiti politici tradizionali era maggioritario, oggi in tempi in cui l’astensione è in continuo aumento con punte che toccano anche il 50%, con partiti personali ed autoreferenziali, questa pratica non sembra costituire un valore aggiunto nella soluzione delle vertenze. In mancanza delle passerelle, per tranquillizzare gli spaesati lavoratori, qualche fugace proclama o dichiarazione di rito, rigorosamente sempre dai politici locali di turno, può costituire la dose minima di sedativo da somministrare, quando passato l’effetto della precedente dose, sopraggiunge la crisi di astinenza con relativo panico ed agitazione da parte dei lavoratori.

Il sindaco di Vado Ligure, Monica Giuliano (area PD?), sulle pagine del Secolo XIX nei buoni propositi per il 2020 si ricorda delle vertenze aperte su Sanac e Bombardier, ma ahimè nella migliore tradizione italica dello scaricabarile, tecnica in cui la Giuliano pare aver conseguito almeno un master, conclude che le due vertenze dipendono da livelli superiori di governo. Ugualmente, i problemi infrastrutturali irrisolti della nuova piattaforma APM Terminals, da poco inaugurata nel comune da lei amministrato, sono da attribuire alla lenta macchina burocratica e la scarsa dinamicità del sistema Paese nel risolvere i problemi infrastrutturali.

Martinazzi – Benveduti – Ripamonti (ultimo a destra)

Da riportare, pur riguardando un altro tema, l’ultimo proclama della Giuliano sul potenziamento della società Servizi Ambientali SAT, partecipata dal comune di Vado Ligure, “attualmente la società fattura 20 milioni l’anno e crea utili per 1 milione. Entrando nella gestione degli impianti di trattamento, smaltimento e valorizzazione può raddoppiare questi utili per destinarli a nuovi investimenti nel settore e creare un effetto moltiplicatore” (La Stampa 12 gennaio 2020). I cittadini vadesi, più che a taumaturgiche pratiche moltiplicatrici di milioni, di cui solo la Giuliano è a conoscenza, sarebbero già soddisfatti di conoscere come viene redistribuito il milione di utile generato dalla partecipata comunale, più che a come moltiplicarlo.

Comunque la Giuliano nella moltiplicazione di milioni, posti di lavoro ed aggiungiamo pani e pesci, sembra non essere seconda a nessuno, come avevamo riportato, giusto un anno fa, nell’articolo “Moltiplicatori occupazionali e decrescita felice nell’area di crisi complessa” (LEGGI).

L’assessore allo sviluppo economico della regione Liguria Andrea Benveduti ed il senatore del ponente ligure Paolo Ripamonti entrambe della Lega di Salvini hanno fatto visita allo stabilimento Bombardier il 18 novembre 2019. Per l’assessore Benveduti nel disegno strategico di Bombardier, Vado Ligure ha ancora un ruolo importante, ma anche lui scarica il barile su altri, richiedendo risposte concrete dal MISE. Peccato che il verbale dell’incontro al MISE del 26 novembre pare non sia consultabile, pertanto le risposte eventualmente date e la successiva agenda di gestione della vertenza non è dato conoscerla. Ci auguriamo che l’assessore allo sviluppo economico Benveduti si attivi per svolgere un qualche ruolo attivo su questa vertenza, anche in prospettiva di portare qualche risultato concreto in vista delle prossime elezioni regionali, visto lo stato comatoso i cui versa l’economia ligure e savonese in particolare.

Zingaretti (secondo a sinistra) – Martinazzi – Pinotti (ex ministro della difesa PD)

Di rilievo le visite allo stabilimento Bombardier di due esponenti politici di caratura nazionale nel corso del 2019.

Il segretario del PD Nicola Zingaretti, nel luglio 2019, ha fatto tappa a Vado Ligure in un tour nazionale con tema il lavoro.

L’allora Ministro dello sviluppo economico e del lavoro nonché capo politico dei 5 Stelle Luigi di Maio in occasione delle elezioni europee nel maggio 2019 si era recato in passerella sia alla Piaggio Aerospace che alla Bombardier.

Per Bombardier i risultati delle visite di Zingaretti e Di Maio sono alquanto contradditori.

Anche il presidente della Provincia di Savona, area di crisi industriale complessa, Pierangelo Olivieri (centrodestra) si era intrattenuto con sindacalisti e lavoratori all’esterno dei cancelli della Bombardier, in occasione di uno dei tanti inconcludenti scioperi della stagione 2018/2019. Qui lo vediamo intento a raccontarsela con lo storico RSU Martinazzi, mentre il segretario provinciale della Fiom CGIL, Andrea Mandraccia, è intento a messaggiare apparentemente con poco interesse.

Sorial – Di Maio – Valente – Martinazzi? (di schiena)

Entrambe gli esponenti sindacali della Fiom CGIL di Savona, Martinazzi e Mandraccia, cavalcano inconcludentemente questa vertenza dall’estate del 2016, quando fu avviata una procedura di mobilità per 104 lavoratori, resa poi volontaria su gentile intercessione dell’allora Viceministro dello sviluppo economico Teresa Bellanova ex sindacalista CGIL ora approdata ad Italia Viva. La Bellanova, pur essendo diventata una renziana di ferro e votato probabilmente a favore del job act, constatata l’evidente incapacità degli ex colleghi savonesi, si deve essere impietosita, indossando nuovamente i panni da sindacalista.

Martinazzi – Olivieri – Mandraccia

Ci domandiamo inoltre se il sindacalista Martinazzi sia lo stesso personaggio che oltre ad intrattenere politici di ogni genere e colore, nelle serate del giovedì sera del luglio savonese, dietro ad un banchetto, promuove probabilmente la sua attività ad indirizzo balneare (LEGGI) e se tutti questi impegni non ne pregiudichino la resa come sindacalista, visti gli scarsi risultati, ottenuti ad oggi, nella vertenza di Bombardier. Chissà se questa domanda se l’è posta anche il suo capo Mandraccia?

Comunque, nel 2020 sono previste le elezioni regionali liguri oltre a non escludersi elezioni politiche anticipate, osiamo scommettere che di passerelle elettorali e proclami propagandistici ne vedremo e sentiremo a fiumi, per politica e sindacati metalmeccanici savonesi le occasioni per beffarsi dei lavoratori sicuramente non mancheranno.

 

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