Vado Ligure – Bombardier, breve risveglio dei sindacati savonesi

I tranquilli sindacati metalmeccanici savonesi in questi giorni pare si siano risvegliati dal senso di stanchezza e torpore tipico della calura estiva, ricordandosi che l’atteso vertice al Ministero dello sviluppo economico programmato intorno alla metà di luglio (2019 supponiamo) che riguarda l’annosa vertenza della Bombardier Transportation Italy di Vado Ligure, al momento non è stato ancora convocato.

Andrea Mandraccia, segretario provinciale della Fiom – CGIL di Savona, riguardo ad una nuova possibile gara di treni regionali a cui Bombardier dovrebbe partecipare a partire da ottobre 2019 dichiara «potrebbe essere una buona possibilità ma aspettiamo di conoscere da azienda e governo che speriamo di incontrare prima della pausa estiva, il partner che Bombardier avrebbe scelto, il valore delle produzioni dei 14 Zefiro da realizzare con Hitachi per quanto riguarda Vado e quanto ci può arrivare in termini di produzioni dagli stabilimenti europei del gruppo» (La Stampa 3 agosto 2019)..

Il collega Gianni Mazziotta, segretario Uilm aggiunge «il tempo è ormai agli sgoccioli. Le produzioni in atto prevedono ancora la consegna a Mercitalia e a clienti privati di un massimo di 25 locomotori» (La Stampa 3 agosto 2019).

Mandraccia – Mazziotta

Nel precedente articolo del 29 luglio (LEGGI) facevamo nuovamente notare che il verbale dell’incontro al MISE del 6 giugno 2019, dopo quasi due mesi, non era stato ancora pubblicato, oggi notiamo che il verbale è finalmente disponibile sul sito istituzionale del Ministero dello sviluppo economico (LEGGI).

Tra punti salienti del lungo verbale vi è che Bombardier sta facendo ogni sforzo per trovare dei nuovi partner seri ed affidabili e che è intenzione del gruppo di restare sul mercato italiano, di tempistiche e di piani industriali però pare non esservi traccia. Il rappresentante del gruppo Bombardier conferma che “la cessione del ramo ingegneristico avverrà contestualmente all’avvio di una partnership con Segula, società ingegneristica solida e con l’obiettivo di continuare ad espandersi in tutto il territorio europeo. Gli ingegneri che passeranno a Segula, inoltre, manterranno gli stessi diritti.”

Posizione alquanto contraddittoria quella di cedere l’ingegneria, propedeutica alla produzione, e contestualmente sostenere che Bombardier intende rimanere sul mercato italiano. Ci si domanda se altri costruttori ferroviari come Hitachi RailoAlstom, che hanno diverse sedi in Italia, abbiano compiuto scelte analoghe di dismissione degli uffici di ingegneria necessari allo sviluppo dei propri prodotti.

Effettivamente se a metà luglio era previsto un incontro al MISE per discutere degli sviluppi della vertenza di Bombardier, in considerazione che i carichi di lavoro sono agli sgoccioli, e tenuto conto delle prospettive offerte dal piano industriale 2019-2023 del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane (14 Zefiro – Frecciarossa 1000 già assegnati ed altri locomotori), i sindacati metalmeccanici savonesi avrebbero dovuto sincerarsi con il dovuto anticipo dell’organizzazione dell’incontro, anche in considerazioni delle continue e note instabilità politiche, che caratterizzano la “maggioranza” verde-(gialla) . Ennesima occasione persa, dai sindacati savonesi, per guadagnare credibilità e dare evidenza in modo adeguato alle istanze dei lavoratori che dovrebbero rappresentare.

Si deve anche sottolineare che in questi giorni è stato pubblicato dalla Camera di Commercio il bilancio del 2018 di Bombardier Transportation Italy. Alcuni dati di interesse sono 314,4milioni di euro di fatturato, 45,1milioni per costo del personale e ben 47,2milioni di utili, gli utili nel 2017 erano 33,6milioni. Nel bilancio 2018 si tiene a sottolineare che vi è stata una variazione dei lavori in corso positiva che ha portato un incremento del fatturato di 143,4milioni, incremento dovuto principalmente alla commessa delle locomotive Traxx DC3. Dati finanziari di tutto rispetto sicuramente non di un azienda che versa in stato di crisi, ci si domanda quanti di questi utili siano stati reinvestiti per rilanciare le produzioni del sito produttivo di Vado Ligure.

Sicuramente con 47,2milioni di utili e la  variazione dei lavori in corso positiva, che ha portato un incremento del fatturato di 143,4milioni, i sindacati metalmeccanici savonesi avranno concordato un lauto premio di risultato per i lavoratori da loro rappresentati. Ci si domanda a quanto potrà ammontare questo gruzzolo che i lavoratori di Bombardier probabilmente si saranno messi in tasca.

Traxx DC3

La nota dolente è però che dopo i 47,2milioni di utili del 2018 e la variazione dei lavori in corso positiva, che ha portato un incremento del fatturato di 143,4milioni dovuto principalmente alla commessa delle locomotive Traxx DC3, l’ingegneria del sito di Vado Ligure, che sicuramente ha contribuito allo sviluppo delle locomotive Traxx DC3 è stata ceduta alla società Segula. Cessione ai saldi di fine stagione come facevamo notare nel precedente articolo del 29 luglio (LEGGI).

Dalle informazioni ricavabili dal registro delle imprese ci domandiamo se la società Segula, con 83.340 euro di capitale sociale e 359mila euro di utili nel 2017 sarà in grado di mantenere gli stessi diritti ai lavoratori dell’ingegneria di Bombardier che ha acquisito.

Tutte contraddizioni che i tranquilli sindacati metalmeccanici savonesi ad oggi, complici il caldo e l’afa, si sono dimenticati di evidenziare con decisione.

L’estate non  è ancora finita, l’afa in questi giorni è tornata a fare da padrona ed i sindacati metalmeccanici savonesi per il ferragosto sono ricaduti nel consueto torpore, il risveglio è previsto ad inizio autunno, per i più attivi corsi di sub e bagnini, yoga e serate danzanti per distrarsi dalla calura estiva.

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