Bombardier – Cosa sta succedendo?

Vado Ligure – Dopo diversi mesi che nei nostri articoli ricordiamo le opportunità offerte dal mercato ferroviario italiano ed europeo, Il Sole 24 Ore del 16 gennaio 2020 (LEGGI) ha ripubblicato la notizia che la commessa di 14 treni ad alta velocità del tipo Frecciarossa 1000, per Trenitalia, sarà realizzata negli stabilimenti italiani di Hitachi Rail Italy(Pistoia) e Bombardier Transportation Italy (Vado Ligure).

Secondo il giornale economico la commessa ha un valore di 575 milioni di euro, ripartiti al 60% per Hitachi (342 milioni di euro) e al 40% per Bombardier (233 milioni). L’assemblaggio del super treno viene eseguito da Hitachi nello stabilimento di Pistoia, mentre Vado si occupa dell’ingegneria e della parte meccanica dei carrelli. Il primo dei nuovi 14 Frecciarossa 1000 sarà consegnato entro fine 2020 e la conclusione della fornitura è prevista entro fine 2021.

L’articolo evidenzia inoltre le opportunità offerte dal mercato europeo. Trenitalia ha infatti vinto a fine 2019 una gara per la fornitura di servizi ad alta velocità per la Spagna come già avevamo riportato nel precedente articolo “Nuove prospettive dall’alta velocità?.

Il 17 gennaio, a solo un giorno di distanza, la Fiom GGIL di Savona lancia l’allarme che ha ricevuto comunicazione con cui Bombardier Italy richiede un esame congiunto della situazione aziendale finalizzato all’apertura di una procedura di cassa integrazione straordinaria per le attività di produzione e per le funzioni ad essa collegate del sito di Vado Ligure sfruttando l’opportunità offerta dall’area di crisi industriale complessa.

Questo possibile ricorso agli ammortizzatori sociali a cui l’azienda richiede di accedere, sarà finalizzato ad effettuare degli interventi per rendere il sito produttivo adatto alle nuove produzioni dell’alta velocità o sarà fine a sé stesso, come si ripete dal 2016?

Quale sarà la ricaduta in termini occupazionali e di investimenti per lo stabilimento di Vado Ligure dei 233milioni di euro di competenza di Bombardier della commessa dei 14 Frecciarossa 1000?

Ci domandiamo inoltre il motivo per cui il comunicato stampa sindacale sia stato emesso dalla sola FIOM CGIL. L’azienda avrà un rapporto privilegiato con la FIOM CGIL di Savona?

Il sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano (area PD?) sembra essersi ricordata che nel suo comune, ricadente nell’area di crisi complessa del savonese, ha sede la Bombardier dichiarando ad IVG “questa è sicuramente una buona notizia, già annunciata a suo tempo sui tavoli ministeriali. È una commessa che permette di tamponare le difficoltà attuali. Non risolve però il tema principale del soggetto che dovrà guidare l’azienda nei prossimi anni. La discussione dovrà quindi proseguire: è importante non perdere di vista la situazione globale”.

La Giuliano, visto che probabilmente le vertenze lavorative che interessano il suo comune non le portano molta visibilità, non ricorda che solo a settembre del 2019 è stato nominato il nuovo amministratore delegato di Bombardier Transportation Italy. Ragionevolmente sarà lui a guidare l’azienda nei prossimi anni o quanto meno fintanto che avrà la fiducia degli azionisti.

Forse il nuovo manager di Bombardier non è gradito al sindaco di Vado Ligure?

Un tempo quando Vado Ligure si poteva definire una delle Stalingrado d’Italia era sicuramente consuetudine che i capi fabbrica dovessero ricevere l’approvazione dei vertici del partito, forse la Giuliano forte del “consenso plebiscitario” conseguito alle ultime elezioni vorrebbe ristabilire la tradizione.

Oppure la Giuliano sa cose che ai comuni mortali non è dato sapere?

A tale riguardo notiamo nuovamente che il verbale dell’incontro, del 26 novembre 2019, al Ministero dello Sviluppo economico per discutere della vertenza di Bombardier, ad oggi, non risulta ancora disponibile, pertanto ai lavoratori viene negata la possibilità di conoscere la versione del ministero sulla vertenza che li riguarda. Eppure al Ministero dello sviluppo economico i 5 Stelle che occupano le principali posizioni avevano fatto della trasparenza uno dei loro cavalli di battaglia.

Ribadiamo nuovamente che a fronte di queste commesse in un area economicamente depressa come la provincia di Savona, area di crisi industriale complessa, il minimo per cui si dovrebbero impegnare le organizzazioni sindacali metalmeccaniche savonesi, nell’interesse dei lavoratori che dovrebbero rappresentare, sarebbe quello di ottenere un tavolo di trattativa con le istituzioni, la politica, l’azienda e l’Unione industriali per conseguire un accordo di programma per il sito produttivo Bombardier di Vado Ligure, che in presenza di carichi di lavoro, soprattutto se assegnati da clienti istituzionali, vengano effettuati adeguati investimenti per mantenere il sito competitivo, venga salvaguardata l’occupazione oltre ad evitare disdicevoli spezzatini.

I punti poco chiari su questa vertenza sono sempre molti, i sindacati metalmeccanici savonesi, nell’interesse dei lavoratori che dovrebbero rappresentare non sembra vogliano fare troppa chiarezza.

 

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