Vado Ligure – La vertenza della Sanac di Vado Ligure prosegue nella tipica inconcludenza che caratterizza le vertenze industriali del savonese. Ricordiamo che il comune di Vado Ligure, dal 2016, è compreso nell’area di crisi Industriale complessa della Provincia di Savona.
La Sanac in amministrazione straordinaria produce refrattari per la siderurgia e ruotava nell’orbita dell’ex ILVA. In un periodo in cui il ciclo dell’acciaio dovrebbe essere una questione strategica di sicurezza nazionale, la nostra classe politica è più interessata ai tetti sui pagamenti tramite i POS.
Il 6 dicembre si è tenuto un incontro in videoconferenza con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per discutere della situazione, presenti per la Regione Liguria l’assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti (Lega di Salvini) e l’assessore al Lavoro Augusto Sartori (Fratelli d’Italia – Meloni Presidente) oltre le sigle sindacali. Non si ha notizia della partecipazione di esponenti del Comune di Vado Ligure, né della Provincia di Savona.
La sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano, dopo le note vicende di trasformismo politico, una vita passata nelle fila della sinistra dal 1999 sempre eletta nel consiglio comunale, dopo aver ceduto alle lusinghe della destra del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, si è di fatto eclissata. Operazione politica lungimirante sotto l’impeccabile regia dell’ex deputato PD Massimo Zunino che trova giustificazione nelle logiche spartitorie della gestione dei rifiuti del cosiddetto “patto della rumenta”. La Giuliano ormai scaricata da tutti, alle crisi industriali pendenti sul suo comune sembra non interessarsi più.
Anche il vicesindaco di Vado Ligure, Fabio Gilardi (PD), che nella sostanza ha preso le redini del comune, sembra essere più a suo agio nel taglio dei nastri delle mirabolanti opere pubbliche realizzate nel comune dei tanti miracoli. La vertenza Sanac, quindi, non sembra essere nelle sue priorità.
Sulla vertenza era intervenuto anche l’ex ministro del Lavoro, Andrea Orlando (PD), nei consueti tour elettorali per le elezioni parlamentari del settembre scorso.
I sindacati savonesi sembrano già essere in clima natalizio limitandosi ai soliti sterili comunicati stampa di circostanza come rilevabile sulle colonne del Secolo XIX del 7 dicembre.
Peccato solo una settimana fa con lo sciopero del trasporto pubblico locale i lavoratori savonesi sembravano aver avuto un inconsueto sussulto, ma evidentemente si è trattato di una fugace meteora.
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