Alstom – Sanac – Sorprese a Vado Ligure

Vado Ligure – L’industria savonese continua ad essere più che altro oggetto di propaganda da parte delle classi dirigenti locali, ma comunque nei fatti dimenticata. Come noto, diversi comuni della provincia, tra cui quello di Vado Ligure, sono area di crisi industriale complessa. Secondo il segretario della CGIL di Savona Andrea Pasa, che una volta tanto ha avuto un sussulto di orgoglio e si è lasciato andare a critiche verso i politici “amici”, nel solo 2020 a causa della pandemia, in provincia di Savona, si sono persi 3600 posti di lavoro (LEGGI).

Poco più di un mese fa, il 3 marzo, la sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano (eletta con i voti del PD e passata alla destra di Toti) a poche ore dalla pubblicazione di un nostro articolo sullo stato dei ritardi di alcune vertenze industriali della nostra provincia (LEGGI), in particolare quelle degli stabilimenti della Alstom – ex Bombardier e della Sanac,che hanno sede nel comune di Vado Ligure, con un comunicato stampa (LEGGI) richiedeva, con urgenza, un tavolo di aggiornamento al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE). Ci chiediamo se alla sindaco Giuliano o ai sonnolenti sindacati savonesi, sia mai arrivata qualche convocazione e comunque, non ci risulterebbe, ad oggi, che l’abbiano neppure mai sollecitata.

Giuliano – Pasa

La Giuliano si accontenta dell’apertura di un nuovo silos di stoccaggio del caffè, senza che siano noti gli impatti occupazionali e la qualità delle eventuali nuove posizioni lavorative.

Ricordiamo nuovamente che la Sanac, con sede a Vado Ligure, realizza materiale refrattario per la siderurgia, fa parte del gruppo ILVA in Amministrazione Straordinaria ed è in attesa di poter entrare nell’orbita di Arcelor Mittal. Gli ordinativi non mancherebbero, ma a pesare sulla continuità produttiva è l’incertezza che avvolge le acciaierie di Taranto, che assorbono oltre la metà delle produzioni di refrattari. L’ultimo tavolo di confronto al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) risale all’8 ottobre 2020, con la richiesta di riconvocazione entro il 30 novembre 2020, ma non si hanno notizie di questa riconvocazione.

Giorgetti – Benveduti

Il nuovo ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti (numero due della Lega di Salvini), al momento, pare stia ancora studiando i dossier che riguardano l’industria siderurgica nazionale (Il Sole 24 Ore 13 aprile 2021). Giorgetti comunque non sembra aver impresso, al momento, quel cambio di passo rispetto ai precedenti governi giallo-verde e giallo-rosso (sbiadito) nel favorire la risoluzione delle crisi aziendali, visto che il suo segretario di partito, in piazza, cavalca il malcontento verso chi la soluzione ancora non l’ha trovata. A livello regionale anche l’assessore allo sviluppo economico Andrea Benveduti (Lega di Salvini), pare essere in sintonia con il segretario Salvini cavalcando i dissensi delle diverse categorie economiche colpite dalla crisi, criticando il governo in cui il suo stesso partito è maggioranza.

Dello stabilimento di costruzione di materiale rotabile Alstom – ex Bombardier Transportation Italy di Vado Ligure , da poco acquisito dal gruppo francese Alstom ci siamo occupati in numerosi articoli, viste le molte contraddizioni presentate da questa vertenza, anche in considerazione dei notevoli investimenti nel settore ferroviario di questi ultimi anni, per rinnovare il materiale rotabile. Ulteriori investimenti sono previsti con il piano Next Generation EU, pertanto, potenzialmente, nel settore ferroviario il lavoro dovrebbe essere assicurato nei prossimi anni.

Anche per la Alstom – ex Bombardier è aperto un tavolo di trattativa al MISE. L’ultimo incontro risale al 26 novembre 2019 ed anche in questo caso non si avrebbero notizie di aggiornamenti.

Lo storico stabilimento di costruzione di materiale rotabile di Vado Ligure, nel 2016, a causa di un calo dei carichi di lavoro, ma non di profitti, ha avviato una prima riduzione di personale per 104 unità, a cui è seguita, nel giugno 2019, la poco spiegabile cessione del reparto di ricerca e sviluppo che impiegava numerosi ingegneri e tecnici specializzati. Cessione avvenuta in concomitanza dell’acquisizione di corpose commesse pubbliche di treni ad alta velocità Frecciarossa 1000 per Trenitalia e di locomotive merci del tipo Traxx DC3 per Mercitalia. Come consuetudine le azioni di contrasto dei sindacati metalmeccanici savonesi riguardo a queste riduzioni di personale e di competenze, come più volte sottolineato in numerosi articoli, sono sempre state contraddittorie e contraddistinte da mero opportunismo.

La poco spiegabile ed opaca cessione del reparto ingegneristico, del giugno 2019, a Segula Technologies Italia, una società senza apparenti referenze in campo ferroviario e con soli 83.340€ di capitale sociale, è stata avviata dall’allora amministratore delegato di Bombardier Luigi Corradi, che più volte aveva definito gli ingegneri ed i tecnici di Vado Ligure come un eccellenza a livello mondiale. A tre mesi dalla cessione dell’ingegneria, a fine agosto 2019, anche Corradi lascia Bombardier portandosi con sé diversi tecnici (LEGGI) e dal dicembre 2020 ricopre la carica di amministratore delegato di Trenitalia, ci auguriamo con maggiore coerenza.

Non ci sfuggì di far notare che a distanza di pochi mesi dalla cessione dell’ingegneria Bombardier, nel settembre 2019, la società avviò delle campagne di ricerca di personale con competenze ingegneristiche (LEGGI).

Voci informate riferirebbero addirittura che, alcuni tecnici trasferiti a Segula, dopo esservi fuoriusciti, a distanza di poco tempo, sarebbero recentemente rientrati alle dipendenze della Bombardier. L’italico opportunismo sembra non aver limiti. Se questi fatti dovessero essere confermati, evidentemente le condizioni di lavoro in Segula risultavano dequalificanti rispetto al passato o la cessione dell’ingegneria aveva determinato delle carenze di personale tecnico nello stabilimento di Vado Ligure.

Andrea Mandraccia

Ci domandiamo se i sonnolenti ed altrettanto opportunisti sindacati metalmeccanici savonesi abbiano ricevuto notizia di questi fatti e cosa abbiano da riferire in proposito, a tutela dei lavoratori rimasti in Segula. Ricordiamo che il segretario della FIOM CGIL Andrea Mandraccia in occasione della vittoria della sua sigla sindacale alle elezioni della rappresentanza sindacale in Segula non mancò di esultare per questa affermazione (LEGGI).

Il lavoro per sindacato e politica continua ad essere oggetto di propaganda e poche soluzioni.

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