Bombardier – Metalmeccanici savonesi cercasi commissario

Vado Ligure – Il segretario della Fiom CGIL di Savona Andrea Mandraccia, chissà se dopo aver letto il nostro articolo “Ci possiamo fidare dei sindacati savonesi?” ha lanciato l’ennesimo appello solitario per salvaguardare lo storico stabilimento Bombardier di Vado Ligure, comune compreso nell’area di crisi industriale complessa del savonese. Fino a qualche tempo fa pare fosse anche un nostro lettore (LEGGI).

Effettivamente se tutti si battessero per difendere il proprio patrimonio produttivo ed occupazionale come fanno ed hanno notoriamente sempre fatto, con poche eccezioni, i sindacati metalmeccanici savonesi tra fallimenti perfetti o meno, l’Italia sarebbe tornata da tempo ad essere un paese agricolo/feudale. Non è ancora detto che non si riesca nell’impresa, visto che oggi i sindacati metalmeccanici savonesi possono trovare anche un valido alleato nel Governo giallo-rosa delle tasse delle manette e della decrescita, che sulla politica industriale non si discosta troppo dal precedente Governo verde-giallo del razzismo e della paura.

Ci auguriamo pertanto che le istituzioni siano di supporto per trovare una soluzione a questa vertenza, tenuto conto del fatto che tramite le controllate dello Stato italiano, nel corso degli anni, sono state assegnate numerose commesse a Bombardier per oltre 2miliardi di euro di valore, come le locomotive E464, i Frecciarossa 1000, le locomotive Traxx DC3, oltre alle commesse per ristrutturare rotabili datati. Sarebbe spiacevole che a fronte di tutte queste risorse pubbliche erogate, emergesse che da parte di Bombardier non vi sia stato un minimo investimento per sviluppare nuovi prodotti che possano soddisfare le attuali esigenze del mercato ferroviario in espansione, e che a causa di ciò lo Stato italiano debba intervenire con ammortizzatori sociali per sopperire alle inefficienze di una multinazionale ed a rimetterci siano unicamente i lavoratori, con la perdita di reddito.

Nel suo comunicato stampa Mandraccia si dimentica nuovamente delle commesse già assegnate a Bombardier nel corso del 2019, per cui Bombardier dovrebbe ragionevolmente presentarsi al tavolo ministeriale del 26 novembre con un piano industriale.

Ad oggi l’unico fatto certo è che a fronte delle commesse assegnate nel corso del 2019 a Bombardier, l’azienda, disattendendo le richieste delle istituzioni, ha ceduto l’ingegneria che queste commesse le dovrebbe progettare, di fatto un licenziamento collettivo mascherato.

Frecciarossa 1000

Ricordiamo nuovamente a Mandraccia che tra le opportunità fornite a Bombardier dal piano industriale presentato lo scorso maggio dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane sono già stati assegnati i 14 Frecciarossa 1000 in collaborazione con Hitachi Rail Italy (ex Ansaldo Breda), commessa del valore di 575milioni di euro che sarà realizzata negli stabilimenti italiani delle due società ed il piano prevederebbe inoltre ulteriori locomotive merci Traxx DC3.

Traxx DC3

Ci domandiamo nuovamente, se nell’ambito della commessa dei 14 Frecciarossa 1000, che sarà realizzata negli stabilimenti italiani delle due società aggiudicatarie, il sito produttivo Bombardier di Vado Ligure si stia attrezzando per produrre i carrelli del treno. Essendo il treno costituito da 8 carrozze (LEGGI) ci saranno da realizzare 224 carrelli, oltre ai ricambi, che ricordiamo erano già stati realizzati nello stabilimento di Vado Ligure, per la precedente commessa. (Il sole 24 Ore 19 settembre 2013)

Oltre alle commesse per Trenitalia c’è anche la commessa già assegnata dalla Provincia autonoma di Bolzano per fornire 7 treni regionali (valore della commessa 65,8milioni di €), oltre alla possibilità di acquistare altri 25 veicoli supplementari, la manutenzione regolare dei treni e la consegna dei pezzi di ricambio (LEGGI).

Il Vice Capo di Gabinetto, ing. Giorgio Sorial (5 Stelle), nell’incontro al Ministero dello sviluppo economico dello scorso 6 giugno, ha tra l’altro chiarito che la soluzione della vertenza non passa necessariamente attraverso l’ingresso di un nuovo partner. La società dovrà fare la propria parte anche portando delle commesse dagli stabilimenti europei. La volontà di rimanere in Italia deve essere dimostrata con fatti. Ragionevolmente anche in considerazione di servire un mercato che oggi esiste ed è in pieno sviluppo, come ha asserito l’assessore Regionale allo sviluppo economico Andrea Benveduti (Lega di Salvini) durante la vista allo stabilimento di Bombardier dello scorso 18 novembre (VEDI).

Andrea Benveduti

A fronte delle commesse assegnate nel corso del 2019 a Bombardier, che sicuramente, da sole, non potranno garantire carichi di lavoro oltre i due anni (stima sindacale), ma possono costituire un primo inizio in attesa che l’azienda dimostri con i fatti la volontà di rimanere in Italia, ad oggi risulterebbe che l’unico impegno di Bombardier a portare delle commesse dagli stabilimenti europei siano dieci locomotive Traxx DC3, precedentemente assegnate allo stabilimento tedesco di Kassel, da realizzarsi a partire dalla prossima primavera a Vado Ligure.

Ci chiediamo se le dieci locomotive DC3 che verranno trasferite dallo stabilimento di Kassel, possano essere una contropartita adeguata rispetto alle commesse già assegnate dai clienti istituzionali nel corso del 2019 e se si intendano prendere iniziative di investimento nell’ambito degli incentivi per l’area di crisi industriale complessa del savonese, ad oggi Bombardier risulterebbe aver usufruito solo di ammortizzatori sociali senza una reale programmazione per il futuro.

Tutte domande a cui ci si augura venga data una risposta nell’incontro al Ministero dello sviluppo economico del prossimo il 26 novembre. I tranquilli sindacati metalmeccanici savonesi sapranno sicuramente come incalzare azienda ed istituzioni per ottenere le risposte dovute nell’interesse dei lavoratori che dovrebbero rappresentare.

Ci domandiamo inoltre se i comunicati stampa dei metalmeccanici savonesi siano ispirati dal noto imprenditore balneare con cui Mandraccia è consuetudine fare coppia.

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