LA SETTIMANA POLITICA IN PILLOLE di Massimo Arecco

Buon Sabato e buona Domenica a Tutti!
Dopo l’edizioni straordinaria di metà settimana rieccomi a proporre la discussione su temi politici locali, sviluppata “alla mia maniera”.

Scottature
La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata dai soliti proclami enunciati sull’imminente (ma non più di tanto), spostamento del mercato cittadino, sulle polemiche per l’ennesimo ricorso al Tar di Sat ed Iren, e sulla manifesta difficoltà a gestire i vari cantieri aperti in giro per la città.
Sullo spostamento del mercato e sulla modifica della viabilità cittadina la Giunta e il Sindaco sperimenteranno quanto sia facile ascoltare e fare compilare moduli a chiunque, oppure ritirare fuori la storiella dello studio dei flussi e quanto sia, invece, complesso riuscire ad accontentare tutti.
Sul tema di ATA ne odoreremo delle belle.
Con l’arrivo del caldo e dei turisti, con i cassonetti scassati e percolanti, con i ricorsi pendenti, l’estate del Sindaco sarà sicuramente bollente, per cui gli auguriamo caldamente di … non scottarsi.

Dai buchi di bilancio ai buchi dei cantieri
Sui cantieri aperti ovunque per la città, la situazione è altrettanto complessa e non sto parlando solamente di Via Nizza.
A Legino, i lavori di sistemazione idraulica vanno per le lunghe e i commercianti della zona sono preoccupati per il calo dei clienti, le difficoltà di approvvigionamento dei magazzini, le polveri, le transenne e il degrado.
Organizzeranno anche loro una bella raccolta firme?
Se servisse, probabilmente lo avrebbero già fatto, ma, al riguardo, il Sindaco ha già “bello che risposto”: “State tranquilli e sereni e discutiamo e dialoghiamo insieme“… si vabbè, lasciamo perdere, che tanto è come un “dialogo tra sordi”.
Sommerso da tutti questi imprevisti, contrattempi, impedimenti, difficoltà, critiche, petizioni e mugugni, immagino la nostalgia che starà provando il primo Cittadino, ripensando alla scorsa estate del 2021.
Era il tempo dei: farò, rimedierò, dei “ghe pensi mi”, del rinascimento, della Savona dei giovani, delle premesse e delle promesse, dei lavori pubblici in giro per la città che “sarebbero stati cotti e mangiati in un amen”.
Ripianati i buchi di bilancio (per merito di quelli di prima), ora rimangono i buchi dei cantieri.

Noi, Poi, Mai!
Per controbilanciare sia la verve comunicativa del Sindaco, sia l’innegabile attitudine a trasformare l’ordinaria amministrazione in eventi unici ed irripetibili, non ho altro mezzo se non quello di presentare un’interpellanza dietro l’altra, su quei temi concreti e pratici che tanto interessano alle persone.
Molte delle problematiche che sollevo sono antiche, ci mancherebbe, e nessun amministratore pubblico dispone della bacchetta magica, ma il ricorso alle interpellanze, a mio parere, rimane per ora l’unico modo per stimolare la Maggioranza affinché diventi concreta e operativa con i fatti.
Il bello è che la Giunta propone come motivo di vanto quello di sapere ascoltare la ggente, di avere organizzato per la prima volta (!) dei tavoli per il confronto, di ricercare un nuovo e moderno rapporto tra l’amministrazione ed i cittadini.
E poi? e poi niente!
Provate a chiedere ai residenti in Santa Rita e vedrete che risposte riceverete.
Vi ricordate lo slogan elettorale scritto con il pennarello sulla mano aperta dell’allora candidato sindaco, rappresentato sorridente e rassicurante sui manifesti elettorali:

Sono trascorsi nove mesi e:
dal Noi, siamo passati al: “lasciate un messaggio e sarete richiamati”.
Dal Noi al: “scusi ci conosciamo?”.
Dal Noi al: “Per favore mi dia del Lei!”.
Dal Noi al: “No Tu no, ma perchè, perchè No!”.
Dal Noi al “Io so Io e Voi non siete un… !”
Dal Noi al Poi, al Mai!

Unità
“Noi siamo una Giunta e una Maggioranza unite”, dichiara come un mantra il Sindaco Russo.
Risposta: “e chi lo nega, ma proprio per questo, per favore, iniziate a produrre dei risultati concreti!”.
L’unità di una coalizione è un valore aggiunto in politica, ma toglie ogni alibi a coloro che “ciurlando nel manico”, rimandano di continuo le decisioni al giorno dopo, ri-dopo, ri-ri-dopo ed infine al mai!
Che poi, di questi tempi, tutta questa unità della coalizione è da verificare, soprattutto dopo le recenti polemiche innescatesi a seguito dei ricorsi per ATA e delle (poco) diplomatiche posizioni assunte dall’Avvocato Russo.
Per i ragguagli si suggerisce di citofonare alla sede provinciale del PD, oppure di contattare privatamente qualche sindaco del comprensorio.
E’ quasi passato un anno dal giorno delle elezioni, ma al Sindaco sarà sembrato lungo un secolo.
Come sembrano lontani i tempi della campagna elettorale e degli slogan in stile “mulino bianco”: dal cambiamento di passo rischiamo il trapasso, dalla rinascita scivoliamo nella decrescita (infelice), dalla promozione dell’eccellenza alla retrocessione in eccellenza, dalla smart city alla smelly city, da Savona “caput mundi” a Savona Kaputt e basta … Auf wiedersehn !

Buon fine settimana

 

Massimo Arecco Consigliere comunale di Fdi

 

 

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