La salute dei savonesi richiede chiarezza

Alla luce del recente sequestro cautelativo delle discariche di Boscaccio e di Bossarino per presunto disastro ambientale colposo, tutti gli aspetti legati al ciclo dei rifiuti della provincia di Savona sarebbe necessario venissero resi chiari alla cittadinanza senza nessun ulteriore indugio da parte dei soggetti interessati, soprattutto quando è in gioco la salute della popolazione.

Il primo aspetto opaco legato alle due discariche di Boscaccio e Bossarino è la catena di controllo azionario di maggioranza, che porta al paradiso fiscale dell’Unione Europea ossia il Granducato di Lussemburgo.

Il comune di Vado Ligure con il 25% del capitale azionario ed il Comune di Savona con il 5% sono i soci istituzionali di Ecosavona S.r.l. che gestisce l’impianto di Boscaccio. Secondo La Stampa del 20 ottobre, il 5% del capitale detenuto dal comune di Savona frutta alle casse comunali 300mila euro di dividendi all’anno. Con le dovute proporzioni al Comune di Vado Ligure con il 25% di capitale azionario vengono elargiti 1,5milioni di euro, mentre 4,2milioni di euro prendono la via del Lussemburgo.

Assetto societario discariche di Bossarino e Boscaccio

Ci domandiamo se i Comuni di Savona e Vado Ligure siano a conoscenza di chi si “ nasconda” dietro allo scudo della società anonima del Lussemburgo al vertice della catena di controllo degli impianti di Boscaccio e Bossarino. Con la salute dei cittadini non si scherza ed il minimo sarebbe conoscere chi siano i soggetti privati che abbiano interessi nello sfruttamento dei due siti di conferimento della spazzatura.

Monica Giuliano – Ilaria Caprioglio

La sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano (eletta con il PD e passata a Toti), che notoriamente vuole essere la prima della classe, mettendo il suo affiatato e motivato team, con cui amministra il paese delle meraviglie, al lavoro, ci auguriamo possa dare qualche spiegazione esaustiva alla cittadinanza su questi aspetti societari opachi con cui vengono gestiti gli impianti di smaltimento che si trovano nel suo comune, già nel prossimo consiglio comunale del 22 ottobre , visto che uno dei punti all’ordine del giorno riguarda la gestione dei rifiuti.

Nel caso la sindaco Giuliano non sia in grado di svolgere il compito, chissà se con il 5% di capitale potrà corrergli in aiuto l’altra prima donna della politica savonese, la sindaco di Savona Ilaria Caprioglio che guida una giunta a maggioranza Lega di Salvini. Le due sindache ora in sintonia politica potranno eventualmente collaborare.

Secondo il Secolo XIX del 17 ottobre, gli interessi legati al ciclo dei rifiuti sarebbero fonte di tensioni all’interno della giunta provinciale presieduta dal sindaco di Calizzano Pierangelo Olivieri, che evidentemente starebbe gestendo con poca solerzia o competenza o con troppa indipendenza il processo di creazione dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) per la gestione del ciclo dei rifiuti dei comuni non capoluogo. Il comune di Savona, nella migliore logica spartitoria, continuerebbe a gestire in proprio il servizio dei rifiuti tramite la propria partecipata ATA o altra società.

Olivieri e Zunino

L’ATO provinciale dei rifiuti dei comuni non capoluogo dovrebbe vedere come comune guida proprio Vado Ligure, con la partecipata SAT Servizi Ambientali Territoriali S.p.A. presieduta da Massimo Zunino, lo storico esponente della sinistra savonese. Zunino, pare sia il fine stratega dell’operazione di trasformismo che ha portato la sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano, nelle braccia della destra populista e sovranista del rieletto presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Franza o Spagna, purché se magna (LEGGI).

Alla SAT dovrebbero inoltre essere conferite le quote che il comune di Vado Ligure detiene in Ecosavona (discarica di Boscaccio). I dividendi di Ecosavona (1,5milioni all’anno) confluiti nella SAT, è verosimile siano la cospicua dote con cui gestire il ruolo di guida di SAT, di Zunino e degli interessi a lui legati nell’ATO provinciale dei rifiuti.

Ci domandiamo quanto pagherà SAT l’acquisizione delle quote di Ecosavona detenute dal comune di Vado Ligure e se per cedere queste quote il comune non debba indire una gara pubblica al migliore offerente, previa valutazione del valore delle quote effettuata da organismo indipendente, auspicabilmente il tutto sotto la supervisione dell’ANAC.

Giovanni Toti

Visti i molti interessi in gioco e l’opacità che si riscontra in alcuni portatori di questi interessi, sarebbe auspicabile che la procedura di conferimento a SAT, delle quote di Ecosavona detenute dal comune di Vado Ligure e la creazione dell’ATO provinciale dei rifiuti venga quanto meno sospesa fintanto che non siano chiariti sia gli aspetti giudiziari che quelli societari delle discariche utilizzate anche da SAT per lo smaltimento dei rifiuti.

Non bisogna dimenticare che due discariche presenti in provincia di Savona tra cui il Boscaccio sono state oggetto di attenzione anche da parte della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad essi connessi che nella relazione finale approvata nell’ottobre 2015 (LEGGI), a proposito delle discariche presenti nella provincia di Savona, ha riportato quanto segue. “In provincia di Savona le discariche attive sono quattro: la discarica Boscaccio nel comune di Vado Ligure, di Bossarino sempre nel comune di Vado Ligure, di Ramognina nel comune di Varazze e Filippa nel comune di Cairo Montenotte. Due di queste discariche, precisamente la discarica di Ramognina e quella di Boscaccio, sono state oggetto di indagini da parte della Guardia di finanza, su violazioni di normative in materia fiscale, tributaria, non su collegamenti con la criminalità organizzata. “

Marco Russo

Inoltre, il comune di Savona, nella primavera 2021 virus permettendo, andrà ad elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale, a tale riguardo sarebbe sempre più necessaria una presa di posizione di Marco Russo l’autocandidato sindaco di Savona per il centrosinistra su questi importanti aspetti che riguardano anche la prossima amministrazione della città capoluogo e la salute della popolazione in generale.

 

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