Tirreno Power

DIO MONETA

Negli anni 60/70 a Vado Ligure si doveva decidere se costruire o no una centrale a carbone in pieno centro cittadino,riunioni a non
finire presso il cinema Ambra , poi la necessità di posti di lavoro prevalse e si costruì la centrale ENEL.

Abbiamo ottenuto con l’accordo garanzie sulla salute, abbiamo ottenuto uno stadio calcistico, abbiamo ottenuto la strada di
scorrimento, e non ultimo abbiamo ottenuto una carrettata di miliardi di lire da dividerci tra i comuni del comprensorio, che se non vado errando erano: Le Albissole, Savona, Quilianio, Vado Ligure, Bergeggi, Spotorno.
Le garanzie sulla salute, sulla carta, perchè in pratica conosciamo le disavventure e le falsità sui controlli come d’altra parte gli incrementi
di malattie non sono una invenzione ma una realtà ed è facile salvarsi affermando che sulle patologie non c’è scritto ” centrale”.
Lo stadio calcistico è di proprietà dell’ENEL e se lo vuoi devi chiedere all’ENEL e non al Comune.
La strada di scorrimento serve a tutti e la manutenzione globale è di competenza dei comuni interessati.
La carrettata di miliardi per un certo periodo se li sono divisi d’amore e d’accordo ma qualcuno s’è chiesto il perchè di quei soldi?

Per quale motivazione venivano elargiti? Passa il tempo l’organico in centrale diminuisce piano, piano, la triplice è consenziente ed arriva poi la Tirreno Power di DeBenedetti &C e avviene il passaggio di proprietà e l’organico si riduce a soli c.a.230 addetti.
Le leggi cambiano s’è creata la Comunità Europea viene imposta l’autorizzazione A.I.A. con delle disposizioni sull’inquinamento e la TirrenoPower le disattende a tutt’oggi e nessuna Istituzione impone un minimo di rispetto, solo il popolo DEVE essere rispettoso delle leggi. Siamo giunti al 2012 la situazione occupazionale è disastrosa la TirrenoPower aveva presentato un progetto di rinnovamento dei gruppi ormai obsoleti VL3 e VL4 da 330MW con  VL6 da 460MW ma guarda caso a carbone il più inquinante fra i vari combustibili,il fossile che ha causato la rivolta dei cittadini del comprensorio che da troppi hanni pagano severamente per il suo uso e malgrado tutti ne siano consapevoli la pubblicità di Tirreno Power fa sì che la stessa faccia delle promesse consapevole di non poterle mantenere. La crisi nell’intera nazione è molto marcata, il lavoro manca e quindi la situazione è favorevole alla direzione della centrale che un suo notevole investimento è certamente di gran lunga appetibile e quindi siamo giunti all’atto finale manca solo la firma autorizzativa dei due Sindaci: Vado e Quiliano.
La TirrenoPower,dato il momento,diplomaticamente non può offrire quanto aveva offerto l’ENEL a suo tempo non sarebbe coerente
però ” La TirrenoPower si è impegnata a corrispondere ai comuni di Vado e di Quiliano un importo pari a 0,10 euro per ogni MWh di energia elettrica prodotta da VL6, nei primi tre anni di esercizio di quest’ultima. Si stima quindi circa un milione di euro per i due enti, da dividersi in parti uguali, divisi in circa 300 mila euro per tre anni. Sette milioni e mezzo, invece andranno all’ente regionale da destinare al fondo annuale per i programmi ambientali (di quale territorio?).
Questa elargizione di denaro PERCHE‘. Non si riesce a capire in quanto un’ azienda che investe, assume personale, forte sarà l’impegno indiretto da parte di imprese, garantisce una diminuzione degli inquinanti in atmasfera pari al 70%, continuerà a foraggiare le società sportive, manca ancora il regalo nuziale e poi ha dato tutto, sente comunque la necessità di regalare denaro a tre istituzioni.
Augurabile che questo PERCHE’ se lo pongano in molti e fra questi i due Sindaci sia quello di Vado che quello di Quiliano anche perchè certamente non devono essere i soldi la contropartita del tutto, la salute non ha prezzo, non la si può barattare con il posto di lavoro, gli errori sono possibili ma persistere nell’errore è diabolico per cui i due rappresentanti se dovessero firmare l’autorizzazione al progetto è augurabile che abbiano tanto onore da firmare in contemporanea le proprie dimissioni cambiando anche la propria residenza.
CICCIONE Riccardo

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