CLAMOROSO!! Lo scempio dei soliti noti. NON SI SA PIU’ A CHI RIVOLGERSI. Operazione edilizia ex colonie Bergamasche, Bertoldi scrive alle Procure

Al Signor Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Genova
Piazza Portoria 1 – 16121 GENOVA

Al Signor Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Torino
Palagiustizia – C.so Vittorio Emanuele II, 130 – 10138 TORINO

Alla Dott.ssa Monica Abbatecola
Gruppo DDAA – Segreteria – piano 8 – stanza 7
Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Genova
Piazza Portoria, 1 – 16121 GENOVA

Al Signor Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Savona
Via A. Barile, 1 – 17100 SAVONA

Celle Ligure, 29 aprile 2024
OGGETTO: Comunicazione relativa all’operazione urbanistico-edilizia c.d. ex Colonia Bergamasca, in area classificata di eccezionale valore paesaggistico e vincolata quale bene ambientale, nel Comune di Celle Ligure.
Il sottoscritto Luigi Bertoldi, residente in Celle Ligure, si permette di far presente quanto di seguito riportato.
L’imponente opera di trasformazione della ex Colonia Bergamasca in residenze ha fatto registrare un significativo numero di pronunciamenti, prescrizioni, avvertimenti, da parte di autorevoli soggetti istituzionali, dotati della massima competenza in merito al fatto in oggetto. In successione si segnalano:
– il Settore Urbanistico della Regione ha scritto in propria Relazione: “Al fine dì mantenere la compatibilità con il PTCP e con il relativo regime di conservazione della zona ID-CE, … le iniziative volte alla riqualificazione delle colonie Bergamasche dovranno rispettare i limiti posti dalla normativa vigente per quanto riguarda la volumetria”;
– la Regione ha fatto scrivere in Conferenza dei Servizi: l’incremento volumetrico che viene autorizzato in tale progetto (Colonia Milanese) esaurisce di fatto le possibilità di incremento volumetrico della Colonia Bergamasca;
– la Regione, in applicazione della normativa del Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico al PUC comunale, ha dettato il regime edilizio della Colonia Bergamasca, stabilendo che è consentita la demolizione con ricostruzione senza aumento di volume e con mantenimento di sagoma e sedime;
– l’Assessore all’Urbanistica della Regione ha detto in Consiglio Regionale e scritto che il permesso era incompatibile con la normativa vigente;
– lo stesso Assessore, in altra seduta del Consiglio che ha trattato della corretta applicazione della legge regionale alla Colonia Bergamasca, ha confermato l’incompatibilità con il PTCP e la sua interlocuzione con l’interpellante ha fatto registrare queste frasi: “… quanto sta avvenendo nel Comune di Celle – … la interroghiamo per capire cosa sta succedendo – … mi preoccuperei di alcune cose che stanno accadendo nel nostro territorio” dalle quali scaturisce la preoccupazione descrivibile con la domanda “Ma cosa sta succedendo?”;
– Il Dirigente del Servizio Urbanistica della Regione ha scritto all’Ufficio Abusivismo della Provincia di Savona confermando che il permesso di costruire con l’aumento dei volumi era incompatibile con la normativa vigente;
– La Relazione istruttoria della Provincia, datata 24 marzo 2022, ha concluso che il Permesso di Costruire n. 3887/1696l del 15/02/2020:
– si pone in contrasto con l’articolo 26 del “Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada” per quanto concerne la distanza del fabbricato in progetto rispetto alla S.S. n. 1 Aurelia, prevista in metri l0 anziché metri 30, costituendo altresì contrasto con la disciplina dell’Ambito 53.DR del PUC del Comune di Celle Ligure, qualificato quale ambito “di riqualificazione” anziché quale ambito “edificabile o trasformabile” come previsto dal D.P.R. 49511992;
– si pone in contrasto con l’articolo 7 della LR 49/2009 in quanto la volumetria autorizzata con il PdC 3887/2020 risulta eccedente rispetto a quella consentita da tale norma.
– il Difensore Civico Regionale, già Procuratore della Repubblica di Genova ha recentemente scritto ai soggetti interessati all’annullamento del permesso di costruire della Bergamasca: “Lo scrivente Difensore Civico, che non può … adottare, diversamente da quanto consentito all’Autorità Giudiziaria, provvedimenti che definiscano le varie richieste … invita comunque codesti destinatari a valutare attentamente, ognuno nell’ambito della propria competenza, la nota … con i relativi allegati, per fornire, allo scrivente e a tutti i destinatari, un adeguato, compiuto ed esaustivo riscontro. Tale invito non può non tenere conto dei vincoli … del PTCP che, come noto … non consente, nella zona, la costruzione di nuovi edifici né l’alterazione di quelli esistenti”.
La Convenzione urbanistica ed il piano di lottizzazione, nonché le autorizzazioni rilasciate, prevedono un aumento di volumi del 86% – oltre a numerose altre presunte irregolarità – a fronte della normativa di Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico regionale, avente valore sovraordinato ad ogni altra, che prescrive: “Non è pertanto consentito costruire nuovi edifici, né alterare quelli esistenti …”.
Il processo di regolarizzazione conseguentemente avviato dalla Provincia di Savona si è interrotto perché la Segretaria Direttrice Generale della Provincia, avv. Giulia Colangelo, successivamente indagata dalla Magistratura, sospesa dal servizio e poi privata dell’incarico dal Ministero dell’Interno, ha deciso di archiviare il procedimento di annullamento delle autorizzazioni paesaggistiche ed edilizie, mentre gli esposti presentati alla Procura di Savona non hanno ancora avuto alcun esito. Tali esposti erano firmati anche da Nicola Morra, già senatore e Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, da Luigi Gaetti, già senatore e vice Presidente della stessa Commissione Antimafia, da Sabrina Pignedoli, europarlamentare della Commissione Giuridica di Bruxelles, da Roberto Cuneo, già Presidente Regionale di Italia Nostra, ora Consigliere nazionale, da Marco Piombo responsabile Regionale del WWF, dai consiglieri regionali Giovanni Battista Pastorino e Fabio Tosi.
L’invito a relazionare in merito rivolto dal Dott. Francesco Cozzi, Difensore Civico Regionale, già Procuratore della Repubblica, al Direttore Generale della Provincia di Savona, avv. Concetta Orlando, alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona, alla Dirigente Provinciale del Servizio Pianificazione Territoriale arch. Giorgia Vecchi e al Dirigente Regionale Dott. Ing. Alessandro Croce avrebbe potuto portare alla definizione giuridica dei fatti, ma non si hanno ancora notizie di adempimento. Se si dovesse verificare la persistente mancanza di risposte si dovrebbe innanzitutto prendere atto di un comportamento non conforme ai doveri dei funzionari della Pubblica Amministrazione, ma si potrebbe pure osservare che chi è dalla parte della legge si affretta a dimostrarlo.
In riassunto, tutte le Autorità interessate si sono espresse per l’illegittimità dell’operazione; una sola, la Direttrice Generale della Provincia, estromessa dall’incarico, l’ha ritenuta regolare, in contrasto con i propri funzionari.
Ci sono dubbi su chi abbia ragione?
La Regione ha fatto la legge: saprà bene se essa è stata rispettata!
Eppure, non si riesce ad avere un provvedimento definitivo da qualsiasi Autorità ne abbia competenza e non si sa più a chi rivolgersi.
L’intrusione nell’aula del consiglio comunale di Celle Ligure, da parte di una molteplicità di persone (circa 25÷30) risultate organiche all’impresa costruttrice, al momento della discussione relativa alla Convenzione Urbanistica per l’approvazione del secondo lotto avvenuta non all’unanimità, ha severamente inquietato l’opinione pubblica.
La situazione che si presenta, in mancanza di notizie e di atti conclusivi, con l’avanzare dell’edificazione a nuovi lotti, non appare conforme a quanto si attende da uno Stato democratico e civile.

Luigi Bertoldi

Condividi

Lascia un commento