LA VERA CASTA

LA VERA CASTA
Venerdì 29 novembre,  assistendo alla trasmissione Virus sulla emittente nazionale , fra i vari servizi riguardanti la tragica situazione dell’economia nazionale , che poi principalmente  è l’economia della Padania, il conduttore  ha anche affrontato, sebbene velocemente, il caso del Concorsone di Roma.
Nella trasmissione erano presenti due, dei due o tremila candidati, vincitori del concorso, concorso poi dichiarato illegale per sospette truffe, che, intervistati, hanno più o meno dichiarato:
Noi abbiamo studiato, abbiamo vinto, abbiamo speso dei soldi per prepararci e quindi abbiamo il diritto di avere  questo posto fisso.
La ragazza inoltre ha aggiunto che lei è avvocato e che ha dedicato tutta la sua vita a questo concorso e nessuno può toglierle il posto.
Pare che alla fine, dopo le varie manifestazioni e minacce, tutto sia rientrato e tutti saranno regolarmente assunti a rimpolpare la già pletorica burocrazia romana, con buona pace del neo sindaco Marino, che probabilmente ha sollevato il caso solo perché ne voleva piazzare altri di suo maggiore suo gradimento e chissà che non abbia già promesso altri  “concorsoni“ ai delusi. Le mie considerazioni sono due….

A– Quanti saranno stati i concorsi truccati nell’assunzione di candidati negli innumerevoli  gangli vitali della pubblica amministrazione nella storia del nostro paese?

B– In un paese che  sta andando giorno per giorno verso il declino industriale, principalmente, o  meglio  esclusivamente, per colpa della burocrazia e della tasse, tasse, che poi sono una diretta conseguenza della burocrazia, è corretto assumere altra gente nel più  grande  carrozzone burocratico dell’Europa, nel momento che è a tutti noto che vi sia una enorme esuberanza di personale?

Io sono convinto che la maggior parte dei cittadini, specialmente  i pensionati non abbia ancora capito bene che le loro pensioni e le cure sanitarie  non arrivano, ne dal cielo ne dai loro contributi versati (chi li ha versati), ma arrivano dai contributi che gli attuali lavoratori  del settore privato versano a seguito del loro lavoro, che ben inteso è lavoro procurato dalle imprese.

Purtroppo le imprese non ce la fanno più e gli imprenditori sono costretti a chiudere (addirittura accade anche che si suicidino) o emigrano nei paesi europei limitrofi (come la Svizzera) per poter sopravvivere, seguiti da migliaia di giovani laureati o diplomati in materie scientifiche, che dopo essersi formati a carico del contribuente italiano, vanno a lavorare in altri paesi, che  li accolgono per inserirli nelle loro economie industriali in espansione, mentre l’Italia è l’unico paese della UE a non dare segni di ripresa.

Da noi ormai rimangono solo i laureati in legge o materie umanistiche, che dedicano il loro tempo a un unico scopo della vita: vincere il “concorsone” di turno.

Recentemente il direttore dell’INPS ha dato il primo allarme, sulla sostenibilità da parte dell’istituto di poter continuare a pagare le pensioni, in quanto con il prossimo anno le uscite saranno maggiori dell’entrate e questo per colpa dell’accorpamento, voluto dal precedente governo da parte dell’INPS dell’INPDAP, così che hanno affibbiato all’INPS  l’onere di pagare le pensioni dei pubblici dipendenti.

Sempre da fonti INPS si è anche saputo che ormai  già abbiamo 1 pensionato ogni lavoratore del pubblico impiego, mentre per i privati ci assesteremo molto presto a 1 pensionato per 3  lavoratori.

E’ chiaro che se l’economia cresce, i tre lavoratori privati, che mantengono sia il pensionato del privato, ma anche i due del pubblico (sia il pensionato che quello in servizio) avranno  parecchie difficoltà ed ancor di più ne avranno le imprese, dovendo concorrere con paesi dove tali costi non esistono ovvero non esistono di uguale grandezza, ma se  l’economia ristagna, o addirittura continuerà a essere  in recessione, per l’INPS mantenere i bilanci in pareggio sarà una missione impossibile

 In questo caso  i pensionati , che non hanno la forza di andare nelle piazze o forzare la mano ai governanti con scioperi selvaggi , come invece fanno i lavoratori dei servizi (vedi il caso dell’AMT a Genova), devono già mettere in conto una riduzione ulteriore dei servizi sociali, se non delle pensioni stesse, come è successo in Grecia.

Al momento il governo (che vive alla giornata) , per sopperire pensa, anzi  ha già cominciato a vendere parte dei gioielli delle partecipazioni statali (Fincantieri, Finmeccanica?), anche le famiglie stanno facendo lo stesso, svendendo non solo gli immobili ereditati, ma anche più semplicemente l’oro dei ricordi di famiglia, oro che poi  viene fuso e va all’estero;  purtroppo  però a suon di vendere, prima o poi non ci saranno più gioielli e allora cosa succederà?

In nome della grande Europa unita e solidale, chiederemo aiuto alla Germania?

La risposta della Germania mi pare scontata, d’altronde perché  la Germania dovrebbe pagare i costi del posto fisso promesso ai tremila del” concorsone” di turno, quando vi sono migliaia di uffici statali dove il personale abbonda e oltretutto tale personale, quando lavora si dedica principalmente a ostacolare le imprese private che a fatica cercano di sopravvivere?

Il problema dell’Italia è proprio questo e cioè si è creata una vera casta che va dal bidello al Presidente della Corte Costituzionale , che naturalmente con situazioni diverse (piccoli privilegi o grandi, ma sempre privilegi) ricevono il loro stipendio, indipendentemente da quello che producono, ma ancor di più, indipendentemente dal fatto che ci siano o meno  i danari per pagarli.

Il settore dell’amministrazione pubblica italiana costa 60 miliardi in più di quello tedesco ( tre punti di PIL), la Germania negli ultimi anni ha ridotto del 7,5%  la spesa pubblica, come del resto gli Stati Uniti che l’ hanno ridotta dell’8,8%; in Gran Bretagna hanno licenziato 800.000 pubblici dipendenti, e guarda caso il PIL è aumentato di botto del 3% e i nostri giovani disoccupati vanno a lavorare proprio a Londra, da noi invece si parla solo di tasse: le tolgono da una parte, le mettono dall’altra e imperterriti i migliaia di dirigenti della Regione Siciliana, tanto per fare un esempio, continuano ad incassare i loro lauti stipendi.

I duemila miliardi di debiti dello Stato, vengono da questa situazione, che si perpetua da anni e nessuno governo osa  metterci rimedio: è molto più facile continuare a usare la leva del fisco, che sta affossando le imprese e il paese intero, perché le imprese non vanno in piazza….semplicemente chiudono i battenti o emigrano e conseguentemente il PIL cala e il rapporto Debito/Pil aumenta, come si evince anche dai dati di quest’anno. (tasse che aumentano: debito che aumenta!)

La spendig review , tanto pubblicizzata da tutti sarebbe l’unico mezzo per venire a capo della situazione  , ammesso che siamo ancora in tempo,  ma come faranno a farla seriamente quando dovranno venire a patti con  sindacati supercorporativi e posizioni intoccabili , per lo più protetti dalla sinistra che difende tutti i ”lavoratori”  indistintamente, che lavorino o no?

Se pensate agli stipendi e alle pensioni degli alti dirigenti dello Stato, e al numero di tali dirigenti , se pensate agli stipendi dei Giudici delle varie Corti di Giustizia, con tutti i benefici di auto blu, autisti e reggi palle, se pensate alle municipalizzate di ogni città italiana con i loro consiglieri di amministrazione, che si distribuiscono non solo lauti stipendi ma anche bonus a volontà, intanto nessuno li controlla, come si fa a stare silenti a tutte le manovre che sono mirate solo ad aggiungere altre tasse?

Quando si parla di Casta il popolo comune subito pensa ai politici e pensa che sforbiciando un po’ di politici qua e la riuscirà a sistemare i conti dello Stato, ma ci si dimentica spesso (o non si sa) che in Italia vi sono 38.000 centri di spesa praticamente autonomi e incontrollati per di più non di politici ma che hanno il potere di spendere e spandere ma soprattutto di ipotecare anche il futuro, assumendo personale “ inizialmente precario”,  che poi più o meno rimarrà a carico della collettività per sempre.

Certamente togliere un po’ di politici dal mestiere della politica non fa male  (peccato che il popolo sovrano con un referendum  nel 2006, voluto dalle sinistre e da Prodi, ha cassato la devolution voluta dalla Lega, che dimezzava i parlamentari e eliminava il bicameralismo perfetto che blocca ogni riforma: senza tale referendum non saremmo ora a discutere di diminuire il costo della politica perché di fatto saremmo già a regime con i costi e non dovremmo parlare nemmeno di legge elettorale perché il Senato sarebbe già il Senato delle autonomie e vi sarebbe già il sistema del presidenzialismo che vuole Renzi!) pur tuttavia parliamo di alcune centinaia dipersone nei confronti delle migliaia anzi centinaia di migliaia che dopo aver vinto  il “concorsone” di turno (sperando per merito) fanno carriera semplicemente per anzianità, spesso raggiungendo stipendi e pensioni fuori dal normale e che se anche fanno dei danni al paese mai rispondono dei loro errori e intanto le imprese ne subiscono le conseguenze.

Il più grande carrozzone e corrotto apparato burocratico dei Paesi occidentali, che è aumentato a sproposito a partire dagli anni 70, contribuendo non poco a ostacolare l’economia reale  che di fatti ha costretto gli imprenditori  a non investire nel futuro italiano ma a cercare lidi più “friendly”.

I referendum sul nucleare, voluto dalle sinistre, ha di fatto portato l’Italia, paese industriale  e bisognoso di energia a pagare l’energia il 30% in più  degli altri paesi europei nostri concorrenti (è attuale il caso ALCOA) , le  contestazioni del 68, cavalcate dalle sinistre contro la scienza “ classista”, accusata di manipolare gli uomini a vantaggio del capitale, l’esaltazione della cultura umanistica e su tutto l’odio per il capitalismo, inteso come il male supremo, hanno fatto si che il paese è arretrato non solo nei confronti dei paesi europei, ma anche dei paesi emergenti e di tutti i paesi che prima erano arretrati causa il socialismo reale: ormai l’economia della Russia, lasciatosi alle spalle il comunismo, ci ha superato, per non parlare della Cina che sta facendo shopping nell’ “hard discount Italia” a tutto spiano.

A tutto questo, vanno aggiunti il problema delle infrastrutture che sono , assieme all’energia, la base per lo sviluppo industriale; i pseudo ambientalisti, i vari comitati, taluni amministratori, che hanno creato un clima ostile a ogni iniziativa imprenditoriale nel nostro paese, Savona purtroppo non fa eccezione.

Per non parlare poi della Giustizia lumaca, che ha creato negli imprenditori onesti un senso di impotenza, per cui l’Italia è il fanalino di coda per investimenti esteri e habitat ideale per gli azzeccagarbugli e bidonisti, intanto a quest’ultimi va  quasi sempre bene.

Le tasse aumentano, l’incasso tributario diminuisce, il debito aumenta, le proteste di tutte le categorie e di tutti i colori  si stanno diffondendo a macchia d’olio e Letta e Saccomanni ci vogliono far credere che vi sarà una ripresa?

Io mi domando:  ma davvero credono che la ripresa la creeranno i candidati “concorsone” di turno o come tutti gli organi economici  internazionali ci stanno indicando da anni,  un drastico taglio alla spesa improduttiva è l’unica via alla speranza ?

Lunedì ho letto sul Secolo decimo nono nella cronaca di Savona che in città Renzi ha vinto alla grande…..il giornalista fra i vari intervistati ha intervistato una giovane insegnante  la quale ha dichiarato:

Ho votato per Renzi perché sua moglie è una precaria come me!

Altro che Grecia!

Silvio Rossi

Lega Nord

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