Funivie – Il velleitarismo di politica e sindacati savonesi

Le sedute parlamentari saranno sicuramente ridotte al minimo necessario per garantire il controllo sull’attività di governo per quanto riguarda l’emergenza sanitaria in atto.

Questo stato di cose si riflette anche sull’avanzamento dell’iter del disegno di legge che avrebbe dovuto fornire, nelle migliori intenzioni già a metà marzo, gli ammortizzatori sociali per i lavoratori delle Funivie oltre agli stanziamenti per il ripristino degli impianti fermi dallo scorso ottobre e pesantemente danneggiati dagli eventi alluvionali di fine novembre 2019.

Secondo il segretario della CGIL di Savona Andrea Pasa «L’azienda ha fatto richiesta per usufruire, ora, di 9 settimane di cassa integrazione attraverso il Fondo bilaterale degli autoferrotranvieri, già utilizzato ed esaurito, ma per il quale il decreto Cura Italia consente una nuova trance. E’ fondamentale dare soluzione alla situazione Funivie entro aprile». (La Stampa 4 aprile 2020)

Attualmente i lavoratori troverebbero quindi copertura reddituale tramite il decreto Cura Italia, ma per quanto riguarda gli investimenti necessari al ripristino dell’infrastruttura e quindi per garantire il reddito una volta terminata l’emergenza sanitaria, al momento sembrerebbero esserci poche certezze.

Non bisogna dimenticare che Il disegno di legge per gli interventi sul territorio di Savona a seguito degli eventi alluvionali del mese di novembre 2019 è stato sottoscritto da tutte le principali forze parlamentari.

Le stesse forze parlamentari che hanno presentato il testo legislativo ora sembrano utilizzare il tema del lavoro per lo scontro politico, in un momento che ai lavoratori salariati poco interessa.

Visto il dilatarsi dei tempi parlamentari probabilmente i nostri politici hanno tentato di inserire il disegno di legge sugli interventi per Savona sotto forma di un qualche emendamento (raffazzonato) ad uno dei vari decreti sull’emergenza sanitaria, ma evidentemente senza esito.

Ripamonti

Il senatore del ponente savonese Paolo Ripamonti (Lega di Salvini), Vicepresidente Commissione permanente Industria e tra i cofirmatari del disegno di legge, scarica la colpa dell’insuccesso sulle forze di maggioranza PD-5Stelle. «Emendamento Funivie stralciato: dopo tante promesse del Pd, uno schiaffo a lavoratori e azienda. Atteggiamento della maggioranza irresponsabile e schizofrenico. L’emendamento Funivie (su cassa integrazione e ripristino linee) aveva avuto l’appoggio anche della maggioranza in commissione, ma è stato poi bollato come irricevibile dalla maggioranza Pd-M5S perché, per loro, sarebbe estraneo alla materia del dl Cura Italia. Giustificazione inaccettabile». (La Stampa 3 aprile 2020)

Il velleitarismo di politica e sindacati savonesi si manifesta tanto in situazioni ordinarie che in quelle straordinarie, a pagare rischiano di essere ancora una volta i lavoratori dell’area di crisi sempre più complessa e per alcune realtà savonesi la ripresa sembra essere una chimera.

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