Funivie – Guerra tra poveri?

Savona – L’inconcludenza, l’incompetenza e l’improvvisazione della classe politica nazionale e locale nel gestire le situazioni di crisi che interessano i vari aspetti della vita dei cittadini, dalle emergenze sanitarie a quelle determinate dagli eventi meteorologici, è ormai sotto gli occhi di tutti.

Per gli altrettanto inconcludenti ed impreparati sindacati savonesi nell’affrontare le attuali sfide del mondo del lavoro globalizzato è quindi gioco facile adagiarsi sull’altrui incapacità per giustificare i propri scarsi risultati.

Se il fermo scuola per tentare di contenere la diffusione del corona virus sta mettendo a rischio la tenuta del reddito del personale addetto alle mense scolastiche, per alcuni esponenti sindacali savonesi la pancia piena alla mensa del campus universitario è assicurata da tempo, ci chiediamo se a prezzo sindacale.

I danni agli impianti per il trasporto del carbone delle Funivie causati dagli eventi alluvionali di fine novembre 2019 stanno mettendo a rischio la tenuta del reddito dei lavoratori delle Funivie oltre ad un comparto fondamentale per l’economia savonese.

Anche per la vertenza che interessa le Funivie i sindacati savonesi senza mostrare un minimo di indipendenza hanno chiamato immediatamente in soccorso la politica.

La politica dopo vari infruttuosi tavoli ministeriali sembra aver risposto presentando un disegno di legge dal titolo “Interventi per il territorio di Savona a seguito degli eccezionali eventi atmosferici del mese di novembre 2019”…. (VAI).

Il disegno di legge di cui sopra determina una variazione sul bilancio dello stato per cui nello stesso articolato sono indicate le coperture.

All’articolo 1 sono previste le misure in favore dei lavoratori a cui si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all’attualizzazione di contributi pluriennali, di cui all’articolo 6, comma 2, del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189.

Il decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154 nel titolo recita “Disposizioni urgenti per il contenimento della spesa sanitaria e in materia di regolazioni contabili con le autonomie locali.”

Ci chiediamo se le misure in favore dei lavoratori del comparto del carbone verranno finanziati anche con ulteriori tagli alla spesa sanitaria nel momento in cui imperversa il corona virus.

All’articolo 2 del disegno di legge sono previsti gli interventi per il ripristino della funzionalità dell’impianto di Funivie Spa di Savona, a cui si provvede mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 95, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, relativamente alle risorse iscritte nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per il finanziamento del potenziamento ed ammodernamento delle ferrovie regionali.

A pagare per ripristinare le Funivie di Savona pare che invece siano gli utenti delle ferrovie regionali, in particolare immaginiamo per buona parte lavoratori pendolari.

Il disegno di legge risulta essere molto trasversale (VAI)

Se queste coperture saranno confermate in sede di approvazione del disegno di legge i nostri insigni politici pare vogliano generare una vera guerra tra poveri.

Andrea Pasa

«Bene l’impegno del disegno di legge, ma ora sono fondamentali i tempi e l’unanimità del voto in commissione» è quanto dichiarato dal segretario provinciale della CGIL di Savona Andrea Pasa sempre in prima linea su questa vertenza.

Ci chiediamo se Pasa abbia dato uno sguardo al disegno di legge.

Ci domandiamo inoltre cosa avranno da dire a riguardo i sindacati savonesi che della politica cialtrona pare non riescano proprio a farne a meno.

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