Ex Mondomarine – I Lavoratori savonesi hanno la memoria corta

L’acciaccata industria savonese non riesce proprio a risollevarsi. La vertenza dei cantieri ex Mondomarine, che dopo il fallimento intervenuto a fine 2017, con l’affitto del ramo d’azienda alla nuova società Palumbo Superyachts Savona srl, controllata a sua volta dalla partenopea Palumbo group Shipyard, sembrava volgere in qualche modo ad una soluzione, ora pare avere una brusca battuta d’arresto.

Il TAR ha bocciato l’atto con cui l’Autorità di sistema portuale ha assegnato, in via provvisoria, la concessione sulle aree ai liquidatori giudiziali di Mondomarine. Secondo il TAR, ciò costituisce“un’indebita situazione di vantaggio al terzo affittuario, che godrebbe di una condizione preferenziale in vista dell’attribuzione definitiva della concessione”. (LEGGI)

La situazione è abbastanza complicata, l’Autorità Portuale aveva assegnato una concessione provvisoria al soggetto fallito Mondomarine, ma Mondomarine, prima che intervenisse il fallimento, aveva a sua volta affittato il ramo d’azienda alla nuova società Palumbo Superyachts Savona srl.

I tranquilli sindacati savonesi non si fanno mai prendere alla sprovvista e per ogni situazione prevista o imprevista, riescono sempre a trovare le giuste parole, di fatti se ne vedono però pochi.

Di seguito un campionario delle bellicose dichiarazioni.

«Non è possibile che siano sempre i lavoratori a pagare il conto» commentava Franco Paparusso (UIL) quando già si prospettava la via del fallimento per Mondomarine (Il SecoloXIX del 25 novembre 2017)

«Speriamo che qualcuno prenda delle decisioni usando il buon senso» ed ancora «Ci muoviamo con molta responsabilità, ma se non ci saranno notizie positive e certe, scatteranno ulteriori azioni sindacali» sono altri commenti rilasciati da Paparusso in occasione dell’occupazione dei cantieri Mondomarine, in prossimità dell’Immacolata, quando ragionevolmente i savonesi erano distratti per le compere natalizie. Un nuovo sciopero con corteo nel centro di Savona è l’ipotesi più probabile, aggiunge molto ottimista e speranzoso il cronista del Secolo. (Il Secolo XIX 5 dicembre 2017)

«Basta con le chiacchiere ora vogliamo i fatti» ha tuonato minaccioso Franco Paparusso durante un passaggio dell’iter fallimentare. (SavonaNews 14 maggio 2018)


Paparusso – Ferraro

Lorenzo Ferraro (CGIL) e Franco Paparusso (UIL) probabilmente a causa di alcuni ritardi richiedono perentoriamente «Tutte le istituzioni del territorio hanno dimostrato interesse positivo e costruttivo per far sì che su quel sito riprenda l’attività industriale di cantieristica navale». Inoltre «Le organizzazioni sindacali, in assenza di risposte concrete, metteranno in campo azioni di mobilitazione a sostegno della vertenza». (IVG – 27 giugno 2018)

Questa volta in coro sono tre tenori, Franco Paparusso (UIL), Francesco Balato (UIL) e Lorenzo Ferraro (CGIL) «Prendiamo atto di quanto stabilito dal Tar. La riunione di domani sarà fondamentale. Restiamo in attesa e pronti a collaborare, ma qualunque decisione non dovrà arrecare danno ai lavoratori. L’obiettivo resta il ritorno in cantiere di tutti i dipendenti, qualunque sia l’azienda che se lo aggiudicherà. Se domani la situazione non si sbloccherà, qualcuno ne risponderà» è quanto dichiarato dai tre sindacalisti al Secolo XIX, in occasione del pronunciamento del TAR (Il Secolo XIX 10 ottobre 2018).

“Non abbiamo preferenza per uno o per l’altro soggetto imprenditoriale, ma abbiamo un obiettivo. L’obiettivo è il ritorno in cantiere di tutti i dipendenti, qualunque sia l’azienda che si aggiudicherà la concessione. Ma la situazione deve sboccarsi. Se l’Autorità di sistema non deciderà nei tempi detti, deciso ovviamente nel rispetto delle regole, prenderemo in considerazione iniziative importanti. Non devono essere i lavoratori a rimetterci” (La Stampa 11 ottobre 2018).

Le iniziative prese ad oggi sono uno sciopero a senso unico alternato il 29 settembre 2017 (LEGGI) e l’occupazione dello stabilimento durante il ponte dell’Immacolata nel dicembre 2017.


Sciopero a senso alternato del 29 settembre 2017

Paparusso dopo quasi un anno torna a ripetere che a rimetterci non siano solo i lavoratori. Sicuramente lui non ci ha rimesso, visto che passato un anno, può riavvolgere il nastro e tornare a ripetere le stesse cose.

Anche per le iniziative importanti prevedibilmente si riavvolgerà il nastro.

I tranquilli lavoratori savonesi hanno la memoria corta.

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