M5S – La Mission della Coordinatrice Scarone non è risollevare il partito ma distruggere politicamente i consiglieri Meles e Mij

Dopo il nostro articolo…LEGGI…sembra che la coordinatrice provinciale del M5S savonese Stefania Scarone abbia deciso di affondare il colpo e dichiarare guerra aperta a Manuel Meles e Federico Mij.

A Meles non viene perdonata la sua azione politica di opposizione al centrosinistra, oltre a essersi espresso più volte contro l’idea del campo largo, cosa che alla coordinatrice non va affatto giù. Già complice involontaria dell’evento dell’11 novembre, dove di fatto il Coordinamento No Rigassificatore ha organizzato una passerella elettorale per sinistre e PD, anche con la sua inazione all’interno del coordinamento stesso, ora si muove sullo stesso asse per cercare di isolare ulteriormente i due consiglieri comunali savonesi, gli ultimi due, insieme a lei, a rappresentare il partito in provincia.

Dagli ambienti di sinistra difatti gira voce che il 17 dicembre ci sarà un incontro, con la scusa del rigassificatore, per rafforzare questo asse in vista delle prossime amministrative e, soprattutto, delle regionali del 2025, vero obiettivo del PD, che lavora per una coalizione larga in funzione anti-Toti tenendo dentro anche il M5S: le stesse fonti a sinistra sono entusiaste di questo accordo, che vedrà la sua nascita proprio all’evento del 17, che si terrà a Savona, dove due parlamentari europee (Beghin e Danzì), il coordinatore regionale e deputato Traversi e i consiglieri regionali del M5S forniranno sponda a Nicola Isetta (sindaco di Quiliano in scadenza nel 2024) e Nadia Repetto, responsabile ambiente di Linea Condivisa. Non saranno minimamente coinvolti Meles e Mij, nonostante si siano dati da fare sia con la mozione approvata in consiglio comunale a Savona, sia per permettere l’apertura a tutti del famoso incontro in provincia di ottobre, ma soprattutto nonostante l’evento sia organizzato a Savona, dove rappresentano la città e il partito.

In molti si stavano preoccupando del fatto che i vertici del M5S non stessero facendo granché sul rigassificatore, lasciando molto spazio a sinistra e PD: questo incontro testimonia come invece la coordinatrice sembri lavorare più per distruggere quel poco che è rimasto e fornire sponde elettorali alle sinistre, anziché valorizzare e ricostruire attraverso le valide persone che negli ultimi 10 anni hanno lavorato per tenere vivo il partito, nonostante la scissione del 2022

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