La situazione politica Alassina è in grande fermento.

L’addio alla maggioranza sono già stati preannunciati al Sindaco Melgrati dal Presidente del Consiglio Comunale Roberta Zucchinetti e da Alessandra Aicardi pronte a ricandidarsi sotto le insegne di Salvini, alle quali va aggiunta una più timida Cassarino anche lei vicina alla Lega spogliata della sua delega alla Cultura di fatto gestita da….diciamo… Melgrati.
Nelle truppe leghiste anche l’ex Consigliere Comunale Fabio Lucchini fedelissimo del Consigliere Regionale Brunetto Brunello, l’ex assessore al Turismo Rossi, l’inossidabile Piero Roca fedelissimo di Bossi e il presidente di Gesco Avv. Igor Colombi.
Più fermento invece per ottenere l’obiettivo prefissato dal presidente cittadino del partito Andrea Gervasoni sono i fratelli e sorelle d’Italia. La Giannotta, nonostante gli (in)successi con l’Udc in precedenti elezioni, ora punta direttamente alla poltrona più alta del palazzo. Da consigliere provinciale ormai non fa più mistero di volersi candidare a Sindaco.
Vicesindaco in pectore un altro fratello d’Italia, Rocco Invernizzi. Altro assessore sicuro è Lucia Leone che ha abbandonato il suo sponsor storico Angelo Vaccarezza e il partito di Toti per aderire a Fratelli d’Italia, una pratica gestita direttamente dal Commissario Provinciale e sindaco di Stellanello, Claudio Cavallo. Nella lista monocolore dei meloniani figurano lo stesso Gervasoni, il fedelissimo della Giannotta Enrico Paliotto (ex assessore della sinistra DC nella Giunta Provinciale Bertolotto), poi Guido Crosetto imprenditore alassino anche se politicamente è presidente del Circolo di Fratelli d’Italia ad Albenga, Patrizia Nattero ex assessore della Giunta Canepa come Fulvia Ruggeri e, notizia dell’ultima ora, Enzo Canepa.

Al centro invece il terzo polo ha già le idee chiare: la lista centrista sarà guidata da Silvano Montaldo nuovo dirigente locale di Azione, nel ruolo di vicesindaco sicuro l’Ing. Martino Schivo attuale consigliere di minoranza, segue il gran rientro di Loretta Zavaroni, l’ing. Andrea Zancanaro, la figlia del compianto Dott. Natale e il Dott. Rabolli. Nome bomba per Italia Viva Roberto Avogadro, poi Matteo Monti, il noto geologo Scarpati anch’esso membro di Azione, l’avvocato penalista Claudia Arduino ex collega di Studio della Giannotta e attuale leader della minoranza di Laigueglia, l’ex dirigente del Comune di Albenga Piera Olivieri.

E Melgrati? se la ride perchè i voti sa bene che ad Alassio li ha solo lui nel bene e nel male.
Fedelissimi di Melgrati sono, Angelo Galtieri (voci insistenti lo danno, però, candidato sindaco con una sua lista), Patrizia Mordente, Fabio Macheda, Francesca Schivo, Cinzia Salerno, Alda Naso, Simona Ivaldi ex Fdi e oggi project manager di Gesco, Rinaldo Agostini, Corrado Careglio di Marina di Alassio, Monteleone figlio del Maresciallo Monteleone figura storica della caserma di Via Croce Bianca, Claudio Gandolfo, il fuoriuscito leghista Caviglia, Monica Zioni (il gran ritorno), il leghista deluso Emanuele Schivo, il presidente dei bagni marini Gian Emanuele Fracchia, Nanni Banchio, Giacomo Nattero già assessore di Avogadro.
Si attendono i nomi dei totiani, orfani della loro leader Lucia Leone, con cui Melgrati vuole mantenere ottimi rapporti perché hanno fruttato ad Alassio consistenti finanziamenti per l’arenile cittadino quindi assicurando i voti dei potenti bagni marini che a questo punto voterebbero sicuramente Melgrati in blocco lasciando a bocca asciutta Rocco Invernizzi. Ma Melgrati avrebbe anche un asso da giocare, Alfredo Silvestri ex dirigente comunale di turismo e servizi sociali noto componente di una storica band di livello nazionale. Tra gli altri possibili nomi anche il geometra Salvatore Monsù e l’amante della collina e storico commerciante Mario Palumbo Allavena. Un nome dovrebbe arrivare dalla categoria degli ambulanti che hanno ottenuto di nuovo la storica location di Piazza Paccini. Se gli altri arrancano come sempre con Melgrati ci vorrebbero andare tutti, sicuri di entrare nella stanza del potere.

La sinistra riparte invece (perdente) con il ticket Jan Casella e Nadia Pelle esponente di spicco della frazione Moglio che da sempre schiaccia l’occhio alla sinistra. Ad oggi non pare ci sia la ressa per costituire la lista di sinistra destinata a non entrare neppure in consiglio comunale.

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