L’ amministratrice di Ata accusata di lesa maestà

Sulle motivazioni della richiesta di dimissioni del Sindaco all’amministratrice unica di Ata, Simona Ferrando, da palazzo Sisto comincia a trapelare qualche indiscrezione.
Oltre la diffida inviata al Comune, dove si chiede il pagamento di 2,6 milioni di euro per la chiusura della discarica di Cima Montà il Sindaco si è irritato per la denuncia contro ignoti fatta da Ata per il sollecito di un pagamento (si parla di un decine di migliaia di euro) per i consumi d’acqua in via Fontanassa mai utilizzata dall’azienda anche se hanno intestata l’utenza.
La faccenda del mancato pagamento delle liquidazioni ha influito ben poco sulla decisione di sfiduciare la Ferrando, il sindaco furbescamente ha usato le proteste della CGIL per togliersi dai piedi una  professionista che non ubbidiva e faceva solo il suo dovere di amministratore .
A proposito delle liquidazioni da pagare, siamo pronti a scommettere che tra qualche giorno ci sarà l’annuncio… Grazie all’intervento del Sindaco il dovuto agli ex dipendenti verrà saldato.
Nei proclami, aiutato dalla grancassa dei giornali (non tutti per fortuna), il sindaco è un fenomeno

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