Il Biodigestore di Ferrania

Il Biodigestore di Ferrania, o la Secchia Rapita? 
 Un impianto, il Biodigestore di Ferrania, prodotto che più tecnico non si può, si sta trasformando in oggetto di una contesa che di tecnico non ha davvero niente. Per la verità…

 …non ha niente nemmeno di ideologico. E neppure di pragmatico. Assai poco di concettuale. Qualcosa, forse, di allegorico. Ha molto, invece, di surreale.

Come la disputa che si è accesa e che spinge i contendenti sulle posizioni estreme delle interminabili, e abbastanza noiose, battaglie di principio. Posizioni lontane, ai margini della ragionevolezza, dalle quali, per la loro distanza dalla realtà, non si riesce più a percepire l’essenza del problema di cui si discute. Che, in estrema sintesi si può ridurre a due domande, solo apparentemente banali:

1) il progetto presentato è utile anche alla comunità, oltre che ai promotori? Se no, perché. Se sì, come.

2) il progetto presenta aspetti non condivisibili che si possono migliorare? Se no, perché. Se sì, come.

Tralasciando le reazioni prevedibili, quasi pavloviane, dei sindacati: “certo che si”, e degli aprioristicamente antitecnologici: “certo che no”, la risposta giusta non può essere la solita: “se oggi sono amministratore sì; se oggi sono all’opposizione no”. O viceversa. Non ci servono amministratori e oppositori opportunisti. Né, d’altra parte, ci servono troppo omologati: vogliamo che rappresentino noi e le nostre volontà là dove si decide e non che rappresentino/giustifichino il Potere presso di noi.

Dunque, quello che ci vuole nel caso specifico non è uno stucchevole dibattito su destra, sinistra, centro, un po’ più in su, un po’ più in giù, o su chi è più ambientalista dell’altro. Ciò di cui c’è, invece, assoluto bisogno è un ragionevole “esame del progetto”, approfondito, serio e documentato, il più possibile asettico. Con un confronto tra alternative, meglio se sono tante, ciascuna delle quali sia corredata da dati attendibili, prestazioni, risultati, effetti collaterali, vantaggi e difetti, costi e risparmi della soluzione proposta. Confronto anche vivace (l’aspetto tecnologico non è meno coinvolgente di quello politico), certamente, ma strettamente legato all’obiettivo che si vuole raggiungere: dare soluzione a problemi reali.

Ci auguriamo che questo confronto si faccia. Da parte nostra, già da tempo, abbiamo offerto agli interessati un paio di considerazioni molto sintetiche e schematiche che, volendo, potrebbero servire da spunto per approfondimenti e sviluppi.

Giulio Save

Osservatorio per la Qualità della Vita

 

 

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