La vecchia, ma anche la recente storiografia savonese, ci hanno abituati a vedere nella stagione roveresca il momento figurativamente più alto e impegnato della Cattedrale medievale sul Priamar.
In realtà le ultime ricerche storiche hanno posto in luce come un momento nodale per le vicende artistiche ed architettoniche dell’edificio sia da identificare nel secondo Trecento, quando sono compiuti il fonte battesimale e il portale maggiore e, forse, anche la pala dell’altare maggiore. Anche i documenti d’archivio ci parlano di opere pittoriche oggi perdute.
Il recente ritrovamento, nel corso dei recenti scavi archeologici condotti dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri, di un grandioso capitello scolpito sembra suggerire che questi interventi si debbano inserire in un generale e massiccio rinnovamento anche architettonico dell’antico duomo, forse da mettere in rapporto con l’episcopato di Antonio da Saluzzo (1355-1376): il prelato ha occupato la cattedra savonese prima di essere traslato su quella milanese, dove ha dato l’avvio, nel 1386, al cantiere del celebre Duomo.
A dibattere questi interessanti e innovativi problemi al fine di approfondire le nostre conoscenze sulle vicende della Cattedrale savonese tra Tre e Quattrocento sono stati chiamati alcuni fra i maggiori esperti di arte e architettura tardo medievale italiana e ligure che affronteranno, in una Tavola rotonda, le varie e diversificate tematiche: Fulvio Cervini (Università degli Studi di Firenze e Consiglio di Amministrazione della Galleria degli Uffizi), Clario Di Fabio (Università degli Studi di Genova), Massimiliano Caldera (Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Torino), Stefania Buganza (Università Cattolica del Sacro Cuore), Marco Ricchebono (Istituto Internazionale di Studi Liguri).
L’incontro, organizzato dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri e dal Civico Museo Archeologico e della Città, con il patrocinio del Comune di Savona e d’intesa con l’Università degli Studi di Genova e col Ministero della Cultura, si terrà sabato 11 giugno (ore 10 -13) nel Palazzo del Commissario (Complesso monumentale del Priamàr).
