Celle Ligure

Lettera aperta
 
al segretario provinciale del PD, Giovanni Lunardon
al coordinatore del circolo PD di Celle Ligure, Marco Salvaterra

Il comunicato …(Leggi)… da Voi firmato interferisce inconciliabilmente con il movimento “Futuro Oggi”, del quale faccio parte, e rende irrinunciabile questo mio intervento, che rivolgo a Voi in forma pubblica, così come, nella stessa forma, avete ritenuto di fare Voi.

Premetto che non mi interessa il vostro ordinamento interno che, a quanto pare, riserva dignità e credito in misura proporzionale alle cariche possedute e limitatamente agli appartenenti alla corrente di maggioranza: sono affari vostri; brutti affari, ma vostri.

Sono interessato, invece, alla protervia con cui trattate chi è esterno alla vostra appartenenza, alla prepotenza con cui Voi, detentori della forza del potere, vi ponete di fronte a chi detiene la sola forza ideale.

Vi siete assegnata la potestà di indicare all’universalità dei cittadini chi ha torto e chi ha ragione, chi agisce nel giusto e chi nell’ingiusto, chi deve essere stimato e chi detestato. Così ritenete di poter imporre, di poter ricattare, di poter emarginare, non accorgendovi, in questo caso, che Giovanni Durante ha ormai la rappresentanza di quella parte del popolo della sinistra  che pretende ben diverso comportamento.

In merito al consiglio comunale in occasione del quale si è discusso delle dimissioni del capogruppo di maggioranza, mi premuro di fornirvi la sintesi esplicativa dei nostri interventi.

Le dimissioni del capogruppo Ferrando sono inevitabile conseguenza di un insanabile conflitto di interessi, già presente ma messo in evidenza dal fatto giudiziario, che lo vede contemporaneamente funzionario di un’impresa che ha ancora pendenze con il Comune e amministratore di quest’ultimo con carica rilevante. Non nascondiamolo dietro un ammirevole senso di responsabilità che diventa vanto di partito!

Il consigliere Ferrando ha occupato per due legislature i banchi dell’opposizione di centro-destra; dopo la sua assunzione presso l’impresa del costruttore Pesce, la lista progettata, sostenuta e diretta dal PD di Celle, lo ha invitato a farne parte e dopo la sua elezione lo ha nominato capogruppo. Quale ne è stata la logica?

Il fatto giudiziario reso pubblico da quotidiani e informazione televisiva non vede assolutamente coinvolto il comune di Celle. I protagonisti, però, sono stati artefici, anche nel nostro territorio, di una importante edificazione che non è certo avvenuta con la dovuta trasparenza e che origina inevitabili domande di rassicurazione. L’ipotesi di reato avanzata dalla Magistratura per il caso di Albissola, a quanto riferito dai giornali, si configura come corruzione; ora, non si offrono tangenti per poter compiere qualcosa di legittimo e regolare. Allora, la dimostrazione di regolarità di quanto realizzato a Celle escluderebbe in modo definitivo ogni possibile coinvolgimento del nostro comune. A questo scopo, ci siamo impegnati a portare in esame di un prossimo consiglio comunale tutti i documenti utili per dare un giudizio definitivo.

Voi non avete atteso questo giudizio ed, anzi, avete dimostrato di temerlo, rinfacciando a Durante l’opportuno dovere di “prendere le distanze” preventivamente. Onestà avrebbe dovuto suggerire il contrario; la nostra onestà, così, ci consente di dirvi, adesso, che se l’esame prospettato dovesse evidenziare punti di insufficiente regolarità dovreste essere Voi a “prendere le distanze” dai nostri amministratori, che sono anche “dirigenti provinciali del partito democratico”, o meglio, dovreste assumere con loro comuni responsabilità, prendendo le distanze dal corpo elettorale.

In attesa di vederVi al consiglio comunale, porgo distinti saluti.

 Luigi Bertoldi

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