Alassio: la minoranza invisibile è stata un regalo a Melgrati

5 anni di Oppofinzione hanno messo il non inappuntabile Melgrati nella comoda posizione del vincitore annunciato alle imminenti comunali alassine. Non stupisce che la stragrande maggioranza dei consiglieri della ectoplasmatica minoranza abbia deciso di non ricandidarsi, né stupisce il salto della quaglia fatto da uno dei suoi componenti, disinvoltamente passato dall’ altra parte della barricata ovviamente per il “bene della citta”‘.
Ciò che lascia interdetti, semmai, è che uno dei reduci di quel gruppo invisibile abbia deciso di scendere ancora in campo. Eravamo presenti alla presentazione della sua lista, per dovere di cronaca, e siamo rimasti basiti sentendo che non intende attaccare il suo competitor, neppure in campagna elettorale. Dove crede di essere? Alle olimpiadi dove conta solo partecipare? Pensa che le elezioni siano una amichevole dove deve sempre prevalere il fair play?
Qualcuno un tempo diceva che la politica è sangue e m… Ma certe lezioni evidentemente non sono state recepite dagli esponenti della nouvelle vague locale. Pazienza, ce ne faremo una ragione. Del resto, ciascuno è libero di interpretare il proprio ruolo di candidato come crede e pure di fare il kamikaze… Venendo alla lista degli sfidanti, qualche nota positiva viene dalla freschezza della proposta incarnata da qualche giovane di belle speranze. Servirebbe magari un po’ di esperienza in più per quanto concerne l’aspetto politico – amministrativo, ma non stiamo a sottilizzare… affascinante lo slogan di Casella “quando arriva il vento del cambiamento c’è chi alza muri e chi costruisce mulini, Noi costruiremo mulini….” ma è un antico proverbio cinese e la citazione, considerata la storia politica dell’ aspirante sindaco, potrebbe inquietare qualche immancabile conservatore che teme il pericolo rosso ad Alassio….

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