il film della settimana: Debito di Sangue

Debito di sangue, di Clint Eastwood, con Clint Eastwood, Jeff Daniels, paese di produzione Usa, anno 2002, genere thriller, durata 110 minuti.

Dal romanzo di M. Connelly. Agente del FBI (Clint Eastwood) dopo un lungo inseguimento per catturare un probabile assassino, crolla a terra colpito da un infarto. Due anni dopo rientra in scena, da pensionato, con un cuore trapiantato. L’organo proviene da  una donna giovane, uccisa durante una strana rapina il cui movente risulta di difficile intendimento.

Da detective privato, ma abusivo, il pensionato aiuta la sorella della morta a trovare l’assassino.

Il caso è complesso perché di difficile interpretazione logica, reso ancora più complicato a causa dell’inefficienza del comando di polizia desideroso di  archiviare tutto in tempi brevi.

Il detective in pensione non si arrende di fronte alle grosse difficoltà che incontra, e rischia più volte anche di morire. La sua intelligenza, abbinata all’esperienza e al coraggio, alla fine avranno la meglio.

Thriller emotivamente efficace, antirazzista, ricco di valori (chiaramente leggibili nei protagonisti del film che cercano la giustizia), eticamente ineccepibili: ossia come si vorrebbero incarnare nelle ” società bene” e non ci si riesce quasi mai: ma il film dà una speranza, quella di poter giungere ad assimilare certe virtù etiche a patto di immedesimarsi con gli eroi positivi di questo genere di film, e ciò non è difficile se la pellicola è ben fatta, credibile, verosimile, come in questo caso.

 Biagio Giordano

Condividi

Lascia un commento