Canis canem non est

Come in ogni campagna elettorale è iniziato il solito teatrino dei finti litigi tra centrodestra e centro sinistra. Botta e risposta tra i candidati sindaco Marco Russo, centrosinistra e Angelo Schirru, centrodestra.

Russo: “Schirru è in confusione: oscilla tra una linea di continuità e la voglia di ricominciare da capo.”

Replica di Schirru: “inizio ricordando alle sinistre chi sono, da dove vengono e quali danni hanno causato alla nostra città.“

I savonesi non devono abboccare, centro destra e centro sinistra nelle decisioni che contano (per loro) vanno perfettamente d’accordo. Un piccolo esempio tra tutti quelli grandi è la divisione delle poltrone, chi vince non si prende mai tutto ci sono taciti accordi e qualcosa si lascia sempre ai finti avversari. Basta ricordare la riconferma dell’ex assessore regionale del pd, Lorena Rambaudi, ad amministratrice unica di Opere sociali e la riconferma dell’ex assessore del pd, Lucia Bacciu, alla segreteria generale del comune, nomine fatte dalla Giunta Caprioglio.

Si potrebbe continuare e se questa volta vincesse Russo la storia si ripeterebbe.

La divisione delle poltrone è solo un piccolo esempio, la cosa più grave è che questi accordi sulle spalle dei cittadini avvengono anche per progetti e provvedimenti molto più importanti, tutti ricorderanno la spartizione della Liguria del duo Scajola-Burlando

Mai come in politica la locuzione latina “Canis canem non est” (cane non mangia cane) è più appropriata.

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