Ata, la disfatta dell’amministrazione Caprioglio.

La resa dell’Ata che prega i cittadini di non conferire rifiuti, è la disfatta dell’amministrazione Caprioglio. È il fallimento clamoroso delle strategie dell’assessore Montaldo, partito da Laigueglia con ottime credenziali e affondato miseramente sotto una montagna di rifiuti. L’ad Tapparini è la vittima sacrificale. Il più esente da colpe. Semmai ci sarebbe da andare a bussare alla porta a chi l’ha preceduto. Ma alla fine dei conti è la giunta di Palazzo Sisto la vera colpevole di questa situazione. Che ha due chiavi di lettura possibili: la più maligna è che si siano create artatamente le condizioni per l’annientamento dell’Ata (che ricordiamo, è patrimonio pubblico) per spianare la strada a un  soggetto privato. Savona del resto non è nuova a questi maneggi. La seconda chiave di lettura è che Ata stia morendo per l’incapacità manifesta del Comune a trascinarla fuori dal baratro. Insomma, o ci sono o ci fanno. Di lì non si scappa. E tutto ciò accade in una città stremata economicamente dalla pandemia. Chiedere alle Acli, tanto per dire, quali siano i livelli di disperazioni di fronte ai bollettini Tari. Il rinvio concesso dal sindaco è l’unico segnale di vita che arriva da un’amministrazione che ha già fatto il suo tempo. Con pochi onori

Bruno Lugaro

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