Un post di Massimo Arecco sul suo percorso politico e un commento di Gigi Cavaliere, tutti e due molto interessanti

Masimo Arecco ha deciso di pubblicare a puntate su FB una sintesi del mio percorso politico, l’analisi della situazione attuale e quelle che, a suo parere, dovranno essere le prospettive future. Pubblichiamo al terza puntata molto interessante insieme al commento di Luigi Cavaliere sulla faccenda Ata ancora tutta da risolvere

TERZA PUNTATA – ANTEFATTI

E’ doveroso compiere un passo indietro nella storia. Dal 2011 al 2016 sono stato eletto in consiglio comunale e, senza falsa modestia, ho svolto un ruolo determinate dai banchi dell’opposizione, per mettere in risalto le contraddizioni e gli errori commessi in città negli anni dalle giunte di centrosinistra.

I temi principali delle battaglie dai banchi dell’opposizione avevano riguardato: la gestione della pulizia in città, le partecipate, la gestione del forno crematorio, i titoli derivati acquistati dal comune, la gestione dell’urbanistica, il NO al bitume nel porto.

Sempre con il senno del poi, ho compreso che queste battaglie erano compiute in solitario e, all’interno dei vertici locali del partito, non tutti vedevano da tempo di buon occhio le mie iniziative.

Una volta vinte le elezioni ho provato la mia prima delusione quando, durante le trattative per l’assegnazione delle deleghe, anziché vedermi assegnato l’unico assessorato a cui in quel momento tenessi, quello delle società partecipate, ottenni l’urbanistica.

Il ragionamento in allora fu: “Tu sei architetto, per cui occupati di urbanistica!”, attività che, sinceramente, in quel momento mi interessava poco, visto che durante i cinque anni di opposizione e durante l’intera campagna elettorale, mi ero prevalentemente concentrato sui temi della “Pulizia” della città e sulla ricerca delle eventuali responsabilità da porsi a carico di coloro che avevano contribuito ad affossare sia i conti di ATA, sia l’intera azienda .

Cominciai a rendermi conto di quanto non fossi supportato, solamente a partire dal momento in cui, vinte le elezioni, prese avvio l’azione amministrativa.

E’ sufficiente rileggere i giornali locali, a partire dal mese di Giugno del 2016 in avanti, per comprendere il mio disagio personale e politico, oltre al mio isolamento all’interno dell’amministrazione. Gli scontri su molteplici temi erano all’ordine del giorno e, inesorabilmente, la mie proposte venivano frequentemente rigettate, mancando il sostegno di una parte dei consiglieri del mio partito. In consiglio comunale la Lega pesava tantissimo negli equilibri interni alla maggioranza, ma questa forza rimaneva inespressa, bloccata, cristallizzata.

La mia ingenuità politica più grande, però, è stata quella di fidarmi totalmente di una parte dei vertici locali del mio partito, accettandone la collaborazione e, di fatto, creando le basi per la mia futura emarginazione politica.

L’apice dell’azione di accerchiamento e di avvio della successiva defenestrazione, è stato raggiunto alla fine del 2018 con la conclusione del commissariamento cittadino della sezione di Savona e l’elezione della nuova segreteria e del consiglio direttivo.

Non dimentichiamo che, sempre nel 2018, precisamente a Marzo, si svolgevano le elezioni politiche a seguito delle quali i rapporti di forza interni al partito mutavano radicalmente e prendeva l’avvio l’operazione finale di sostituzione della quasi totalità dei segretari di sezione della provincia di Savona ed il contemporaneo ingresso (o rientro) di nuovi iscritti.

La Lega entrava a fare parte del governo romano, cresceva impetuosamente nei sondaggi e faceva proseliti con grande facilità.

Ricordo infine con enorme tristezza ed umiliazione la denuncia penale per stalking e abuso d’ufficio depositata contro di me a metà del 2018 in riferimento alle vicende di ATA: articoli sui giornali locali nei quali si riferiva dell’avvenuto invio di un avviso di garanzia nei miei confronti, in realtà mai emesso.

La vicenda si è conclusa due anni dopo con la notifica da parte del Tribunale e della Procura del “non luogo a procedere nei miei confronti”.

La relativa notizia ottenne scarso risalto su una parte della stampa locale.

L’essere riconosciuto estraneo a qualunque ipotesi di reato fu per me l’unica vera soddisfazione, nonostante il danno di immagine subito.

IL COMMENTO DI LUIGI CAVALIERE

 Certo che non ti hanno messo nell’apposito assessorato, sapevi già troppo e sarebbero cadute immediatamente un po’ di poltrone. Invece no, “qualcuno” si è “accordato” con “qualcun altro” e NON HA ANCORA PAGATO NESSUNO PER IL DISASTRO COMPIUTO CON ATA FALLITA. Però qualcuno ha cercato di rovinare la vita ad un certo Luigi Cavaliere detto Gigi, per Facebook Gigi Kavalier e ad un certo Dario Lavagna detto lo Zio, spendendo MOLTISSIMI SOLDI PUBBLICI per cercare di incastrarli. Naturalmente soldi CHE NON TIRAVANO FUORI LORO, pare fossero sui TRENTAMILA EURO per ……. per nulla, per continuare ad affossare ATA.

E l’allora Sindaco dove era? E l’allora vice sindaco ex sindacalista che non ha speso UNA PAROLA per i due LAVORATORI dove era? E i consiglieri comunali, alcune persone che mi conoscono molto bene, dove erano? E quelli del CDA di ATA che non hanno MAI PARLATO CON I DUE dove erano? E quello con il quale parlai con un collega RSU ben prima che succedesse il tutto, ricopriva carica di consigliere comunale e membro del CDA di ATA, come fa a dormire? Zitto zitto se ne è stato.

Tutte persone presenti nelle due ultime puntate, vero Massimo Arecco?

Noto che PRATICAMENTE NESSUNO commenta, non possono smentire la verità? Oppure sono impegnati in campagna elettorale?

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