Superstrada e parcheggi si fanno attendere e anche a Vado è in arrivo l’Anno del Topo

Il Governo ha sbloccato i lavori dei lotti di Alba dell’incompiuta autostrada Cuneo-Asti lontana dal mare un centinaio di chilometri ma vicinissima  per   gli   interessi che smuove nel ponente ligure.  I lavori saranno finanziati dalla società concessionaria della A33 (Gavio) e i costi, circa 350 milioni per 9 km di tracciato, andranno ad incrementare il valore di subentro da riconoscere al  gruppo di Tortona quando si scriverà il bando per la nuova concessione della A4 Torino – Milano, vera gallina dalle uova d’oro del sistema autostradale  italiano,  anch’essa  oggi gestita  da un’altra  società di  Gavio (Satap).

Il gruppo piemontese è anche concessionario della A6 Torino – Savona e della A10 Savona – Ventimiglia, anche questa vicina ala scadenza della gestione e quindi in odore di nuovo bando, con qualche incertezza su chi potrà aggiudicarselo. La prospettiva di soluzione che si è aperta per Alba potrebbe comunque a breve sbloccare un’altra iniziativa: la realizzazione  del nuovo svincolo di Bossarino al servizio dei futuri  traffici portuali  di Vado Ligure. La società di ingegneria di Gavio (Sina) avrebbe avuto l’imput di accelerare la redazione del progetto definitivo ed esecutivo del casello, la cui realizzazione  ichiederà comunque almeno 4 anni dall’avvio del cantiere.

Ma incombe il 2020, l’Anno del Topo per i cinesi che, sempre secondo il loro calendario, dovrebbero avviare i traffici containers a Vado portando tre navi al mese a partire dalla prossima  primavera. In attesa che l’inoltro su treno diventi competitivo – sia per costi sia per efficienza – i contenitori saranno movimentati su autotreni che dovranno raggiungere il nodo autostradale di Savona utilizzando la strada di scorrimento, detta anche – con qualche esagerazione –  superstrada. Che, come minimo, avrebbe già dovuto essere sottoposta a urgenti lavori di manutenzione straordinaria.

Solo che, a fine luglio, l’atto più rilevante  sottoscritto in relazione a questa esigenza è stato un protocollo d’intesa tra Autorità Portuale, Autostrada dei  Fiori,  Provincia e  Comuni, che stabilisce chi fa cosa e con quali soldi. E’ lo stesso protocollo, con leggere modifiche, firmato dagli stessi soggetti agli inizi di aprile e i soldi, 11,1 milioni di euro, sono gli stessi resi disponibili dall’Autorità di Sistema portuale nel giugno dello scorso anno.

Vale a dire che, un anno dopo, le uniche certezze sono che tutti sono d’accordo sulla manutenzione  della superstrada,  c’è uno  studio di fattibilità (non ancora un progetto) messo gratuitamente a disposizione degli Enti locali dall’Autostrada dei Fiori, c’è un lungo elenco di impegni e dichiarazioni  di intenti,  ma ancora non si batte un chiodo.

Il progetto dovrà passare al vaglio dei tre consigli comunali e della conferenza dei servizi, poi la gara d’appalto e i cantieri, che dovranno comunque garantire la percorribilità della strada.

Intanto, con l’arrivo dei mesi estivi e delle punte di traffico, l’area dei raccordi autostradali di Savona è nuovamente ostaggio dei Tir nei fine settimana. Dal prossimo anno si aggiungeranno quelli diretti o provenienti dal terminal di Vado, impossibilitati, oltretutto, a trovare parcheggi nei retroporto. Con queste premesse, l’Anno del Topo per i vadesi, e non solo, rischia di essere davvero indimenticabile.

SERGIO DEL SANTO da IL SECOLOXIX

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