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Ce l’hai uno slogan? |
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Badate che non voglio farne un discorso politico. Ne ho per tutti. Solo per il fatto di “esserci” è già, di per sé, motivo sufficiente per poterne parlare.Criticando anche…perchè no? Ed è lì che mi è venuto alla mente quel vecchio (ma sempre attuale) film di Corman; “La piccola bottega degli orrori”. Ma solo per il titolo. E le scritte? Le scritte dico, dove le mettiamo? Frasi tipo” Costruiamo insieme….”, “Solidarietà,…”, Scegli l’esperienza del fare….”, “Noi con ….”, “Conto su di voi…”, “Posso solo prometter il mio…”, quelle le leggo con più partecipazione. Sono belle. Fantasiose.Deliranti. “Riprendiamoci la Liguria”…ma… capite? Riprendiamoci…etc, etc.. roba da non credere. “Porta in Regione le tue ragioni”. Altro”Uno di voi”. Ma la cosa che turba è la domanda che mi assilla costantemente: Chi glielo farà fare di andare a fare gli interessi pubblici? I nostri. Prendendoci aprioristicamente per il culo (che è un modo di dire ormai entrato nell’uso quotidiano). Vi voglio raccontare una cosa vista con i miei occhi. Che come tutti sappiamo succede. Ma io l’ho vista fare in diretta. Verso mezzogiorno circa le scorse politiche. Un tipo dall’aria professorale, mingherlino e con lo sguardo pensoso si era soffermato, tenedosi il mento con fare meditabondo, davanti ad una schiera di cartelloni elettorali. Poi ha tirato fuori dal taschino della camicia (erano i primi caldi) un pennarello. Ne aveva molti e di colori diversi…e ha cominciato a “comporre”. Non ci crederete. Ma non se n’è salvato nessuno. Un creativo, mi sono detto. La scena era questa. Lui che scriveva ed io dietro lui che guardavo non sapendo se ridere o meno.Il fatto è che ad un certo punto ho cominciato a partecipare mentalmente. Le azzeccava tutte.Il mio idolo. Sconosciuto. Altro che writers. E allora forza: Solidarietà,…”, Scegli l’esperienza del fare….”, “Noi con ….”, “Conto su di voi…”, “Posso solo prometter il mio…“Riprendiamoci la Liguria” Porta in Regione le tue ragioni”…………
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