Durante la seduta di ieri del consiglio comunale abbiamo assistito al surreale confronto tra il consigliere Massimo Arecco (FdI) e gli Assessori sempre più restii a rispondere.
Nonostante le precise e pressanti interpellanze rivolte alla maggioranza, non ci sono state risposte, semplicemente perché gli assessori non hanno voluto, o non hanno saputo, o non hanno potuto (ordini del Sindaco?), fornire spiegazioni ai molteplici interrogativi sollevati.
Che si trattasse di traffico, di ATA, di campo nomadi, di spese per l’acqua, ecc. ecc. la giunta ha traccheggiato, sviato, svicolato, sgusciato, fuggito, tralasciato.
L’assessore Viaggi, in merito al campo nomadi, si è trincerato dietro un originalissimo: “è tutta colpa delle precedenti amministrazioni”, vincendo il premio per la migliore faccia tosta dell’anno con la frase: “se non l’avete fatto voi che avevate i soldi!”.

Sulla viabilità, l’assessore Becco ha ripetuto la solita lezioncina ben confezionata, arrampicandosi sugli specchi nel tentativo di giustificare la mancata designazione al campus di Legino dello studio per il futuribile piano del traffico.

A parte che la modifica della viabilità cittadina l’hanno già fatta e senza tanti inutili studi!
Ed ora, che il caos regna sovrano, si sono accorti che uno straccio di progetto, forse, sarebbe stato meglio averlo fatto, per cui, reperiti in tutta fretta un 130 mila euro, hanno selezionato una società di Perugia e voilà, la progettazione arriverà.
Nella mitologica Agenda si parlava tanto di alleanza Città-Campus, ma probabilmente si riferivano a qualche ateneo umbro, mica a quello di Legino.

Anche l’assessore Auxilia non ha saputo, voluto, argomentare le motivazioni per cui erano state richieste le dimissioni volontarie della precedente amministratrice unica di ATA.
Con le loro non risposte, gli assessori hanno confermato la solita insofferenza e allergia nei confronti del confronto, ma questa è una storia vecchia di almeno due anni e mezzo, cioè da quando si sono insediati.

E in tutto questo il Sindaco, durante le interpellanze?
Era nervoso, corrucciato, indispettito, contrito, con l’orologio costantemente in mano per invocare il time out!
Insomma, è stata un’oretta tutta da gustare.
Buon ascolto e buona visione.