Sabato 25 febbraio Genova – Giardini Luzzati. Lo sguardo sempre oltre Frammenti di pensiero di Giuliano Carlini

SABATO 25 FEBBRAIO 2023
H 15.30 / AREA ARCHEOLOGICA – GIARDINI LUZZATI – GENOVA
(zona piazza delle erbe)

UNA GIORNATA PER RICORDARE INSIEME IL PENSIERO E LO SGUARDO, SEMPRE OLTRE, DI GIULIANO CARLINI, pensata e immaginata con la famiglia.
Un’iniziativa che vuole anche essere occasione per dedicare a Carlini l’#Auditorium dell’#AreaArcheologica di San Donato, lo spazio che ai #GiardiniLuzzati ospita da tempo incontri di approfondimento culturale, dibattiti e momenti di espressione artistica. Uno spazio che stimola, allarga e apre costantemente lo sguardo, sulla città e sul mondo. Uno sguardo lungo, profondo, oltre, che crediamo Giuliano avrebbe molto apprezzato.
Ecco perchè #GiulianoCarlini, nelle parole di chi lo ha amato, Federico Carlini, Rossella Ridella e Gianni Daniele:

“Giuliano Carlini, sin dall’adolescenza è stato militante, poi ricercatore e, infine, “insegnante”. Ha cominciato la sua esperienza di militanza negli scout della ASCI (l’antica AGESCI) prima a Chiavari e poi a Genova. Durante il liceo ha contribuito a fondare con i suoi compagni e amici la Gioventù Federalista Europea organizzando nel 1960, a Genova, uno stage con Luciano Bolis e Altiero Spinelli. Assieme ai suoi compagni della Gioventù Federalista ha partecipato alle manifestazioni del 30 giugno dello stesso anno a Genova. Già mentre frequentava l’Università, per potersi mantenere agli studi, insegnava in un Istituto privato a future giovani hostess o nel serale per gli studenti lavoratori, trasformando l’insegnamento di Folklore in Psicologia Sociale, o inventando lezioni e piccole ricerche che potessero mantenere sia l’interesse sia l’attenzione di chi vi prendeva parte.
Dai primi anni ’70, è stato docente di Sociologia, in seguito di Sociologia delle relazioni interculturali, presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Genova. Potremmo dire che è “nato insegnante”, oltre a ricercatore. La sua passione per cercare di capire le relazioni e le trasformazioni sociali, ben al di là della semplice descrizione, era un tutt’uno con la sua vocazione all’insegnamento. Docente, anche, della “Scuola diretta a fini speciali per Assistenti Sociali” nel periodo di costruzione pionieristica di questa professione, ha seguito numerose ricerche/tesi sulle caratteristiche strutturali e umane dei territori oggetto d’indagine.
La sua visione era olistica. Il suo impegno politico sociale attento sia ai piccoli aspetti del quotidiano che a quelli macro-sociali, con attenzione alle dinamiche globali. Il suo interesse era volto alla condizione giovanile, all’immigrazione, alla povertà, al disagio e alla tossicodipendenza, alle trasformazioni dei quartieri di Genova ma anche al ruolo della politica locale e a come questa era interconnessa alle trasformazioni globali, ai conflitti nel Nord e nel Sud del mondo, alla pace. È stato un militante della Lega per i Diritti e la Liberazione dei Popoli, firmatario della Dichiarazione Universale dei Diritti dei Popoli (Algeri, 1976) e fondatore e membro del Cedritt, struttura di ricerca legata alla Fondazione Lelio Basso per i diritti dei popoli.
Giuliano vedeva il cambiamento arrivare da lontano, da molto lontano e metteva a fuoco i processi che trasformano la società nella vita quotidiana delle persone, nelle dinamiche collettive, negli stili di vita, nei comportamenti marginali, apparentemente eccentrici, spesso considerati devianti. Era – come si definiva divertito – un “ricercatore scalzo”. Chi lo ha incontrato conosce questo suo sguardo “profondo”, l’attitudine a guardare con curiosità a tutto ciò che incontrava, curiosità partecipe e appassionata.
Attento al punto di vista dell’altro, si impegnava a promuovere percorsi di approfondimento utili a prendere coscienza degli atteggiamenti prevenuti del piccolo razzismo quotidiano, percorsi per attivare le varie forme di mediazione interculturale e non solo linguistica, oltre a iniziative utili al riconoscimento dei diritti di chi è venuto da molto lontano a vivere nel nostro paese. Sino all’ultimo respiro, la sua mente, sempre attiva e accesa, pensava a percorsi di conoscenza e di confronto con amici e amiche che come lui ricercavano problematiche per intravedere possibili soluzioni. Potremmo dire che il primo dei suoi insegnamenti è l’invito a mettersi in costante atteggiamento di ascolto e di ricerca, non dando nulla per scontato e andando a verificare sul campo”.

ASCOLTO, RICERCA, VERIFICA SUL CAMPO
Un insegnamento prezioso che vogliamo raccogliere.

Previsti gli interventi del sociologo, amico e collega #AlessandroCavalli, di #MarcoMontoli, Presidente del Ce.Sto, e i contributi di tanti compagni e di tante compagne di viaggio tra cui Luca Borzani, Giovanni Daniele, Gilda Della Ragione, Paolo Giovannini, Francesco Indiveri, Laura Longoni, Agostino Petrillo, Luisa Stagi, Gianni Tognoni e altri…

Sarà possibile seguire l’incontro anche sui canali Facebook e YouTube di #GoodMorningGenova

In collaborazione con Afet Aquilone Onlus e Sestiere del Molo

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