“RIPORTIAMO A CASA (IL NOSTRO) VACCAREZZA” Se non fosse perché avrà sicuramente un posto in regione l’anno prossimo, il manifesto che campeggia sulla facciata lato sud di palazzo Nervi dedicato ai Marò sarebbe da sostituire con la scritta riportata nel titolo.
Eh si perché per fortuna (o purtroppo) Vaccarezza verrà ricordato e consegnato alla storia come ultimo presidente della Provincia di Savona. Il decreto che porta il nome del Vice Premier Delrio, già Sindaco di Reggio Emilia e Ministro nel Governo Letta, eliminerà definitivamente le Province. In fase di prima applicazione si procederà a non rinnovare le amministrazioni provinciali in scadenza di mandato (come quella di Savona) mentre la parte burocratico amministrativa sopravvivrà fino al trasferimento definitivo delle funzioni ai comuni e alle regioni. Un bel risparmio di soldi potremmo subito pensare, 110 amministrazioni provinciali in meno per un istituto che molti cittadini hanno sempre compreso con difficoltà e percepito come piuttosto distante dalle esigenze delle persone, soprattutto se paragonato al ruolo svolto dalle amministrazioni comunali. A maggio, mese in cui avverrà la scadenza naturale del mandato della giunta provinciale non ci saranno le previste elezioni per il rinnovo. Non ne risentiremo certo dell’assenza, e non ci mancherà il Presidente uscente. Possiamo ricordare brevemente alcune “gesta” che hanno caratterizzato questa amministrazione: 1- Partiamo dall’inizio, siamo nel 2009 anno in cui si insedia l’amministrazione e che coincide con il “pasticcio” della raccolta firme per le liste alle elezioni provinciali. Risolto poi con l’assoluzione di tutti i coinvolti, presidente compreso, tranne uno, l’ex consigliere regionale Angelo Barbero, condannato per falso in scrittura privata e violazione della legge elettorale.Insomma qualcosa di non proprio trasparente deve essere accaduto. (Leggi qui ) 2- Siamo nel luglio del 2011 quando la giunta provinciale decide di spendere (pochi o tanti che siano) denari pubblici per promuovere la Provincia di Savona, guarda caso a Moena (Trentino Alto Adige), guarda caso nel mese di luglio, guarda caso sede del ritiro della Sampdoria, guarda caso squadra del cuore del Presidente (Leggi qui)
Siamo nel settembre 2012 e a seguito di un provvedimento del Gip di Savona a cui ha fatto seguito un’ordinanza della Prefettura di Savona su alcune collaborazioni esterne che avevano anche riguardato la Provincia di Savona abbiamo assistito ad uno strano silenzio della nostra Giunta. Perché è inutile nascondersi dietro a slogan di facciata che compaiono sui display elettronici della Provincia “oggi come ieri dalla parte della Polizia e dei Carabinieri” se poi non si sta anche dalla parte della Magistratura e della Prefettura.
4- Siamo nel gennaio del 2014 e a far discutere questa volta è il (non) ruolo svolto all’interno della società auto fiori di Vaccarezza in qualità di vice presidente in occasione del recente rincaro delle tariffe autostradali dell’autostrada più cara d’Italia. (leggi qui) …. in questo articolo il Presidente oltre a sostenere che le ricadute degli aumenti riguarderanno anche lui e che l’Autofiori è una società privata – dimenticando di aggiungere “con una discreta partecipazione pubblica” – sostiene di non percepire compensi da Autofiori salvo un rimborso spese. Effettivamente è prevista la rinuncia ai 7.500 euro all’anno per i consiglieri del CDA che ricoprono contemporaneamente un ruolo di amministratore in un ente locale, ma Vaccarezza è Vicepresidente dell’Autofiori, resta da capire se per la rinuncia del compenso i ruoli siano da considerarsi equivalenti. In ogni caso percepiscono tutti indistintamente 500 euro come gettone di presenza, un bel rimborso spese insomma.
Alla luce di tutto questo difficilmente sentiremo la mancanza di questa classe politica che ha governato la Provincia di Savona negli ultimi 5 anni. E se a qualcuno venisse in mente di chiedersi come ha fatto Vaccarezza con Forza Italia e tutto il centro destra ad avere la maggioranza in Provincia nel 2009, basterà ricordarsi di tutto quello che è successo nella legislatura precedente. Quando cioè alla guida c’era il centro sinistra con Bertolotto Presidente e quali siano state le vicissitudini che ne hanno caratterizzato il governo, spianando la strada al centro destra. A non farci sentire per nulla la nostalgia della provincia di Savona ci ha da tempo abituato una modifica al codice della strada che, nel ‘94 ha riformato il sistema di targatura dei veicoli a motore eliminando le sigle delle province (inizialmente scomparse e successivamente ridotte ad una piccola sigla adesiva a bordo targa non obbligatoria). Sono state pensionate in questo modo le vecchie targhe, quelle si che le ricordiamo con malinconia, dal 1927 descrivevano l’Italia in macchina e ci facevano sentire Savonesi anche quando, a centinaia di chilometri di distanza da casa, si incrociava un’altra auto targata SV. Insomma siamo certi di riuscire ad andare avanti lo stesso, sollevati anche dall’eterno dilemma linguistico sul come scrivere province o provincie? Non servirà più saperlo. Come saluto finale ecco l’ultima performance pubblica dell’ormai quasi ex Presidente della Provincia che si esibisce nell’inedito “Il Canto Del Cigno(ne)”…..GUARDA
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