Rimettere in giro dei vespasiani a pagamento potrebbe essere una idea per sanare i conti pubblici del Comune

Purtroppo i bei tempi in cui Savona e dintorni erano provvisti dì vespasiani ovvero di bagni pubblici sono passati. Perché si chiamavano vespasiani utilizzando il nome di un grande imperatore romano? Perché ai tempi dei romani le lavanderie pubbliche (fullonicae) utilizzavano L urina per sbiancare le vesti che dovevano lavare. L’imperatore decise di mettere una tassa sugli orinatoi, che quindi la popolazione incominciò a chiamare vespasiani. Il figlio dell’imperatore, Tito, criticava sempre il padre per questa tassa. Un giorno che Tito chiese dei soldi al padre, questi fece vedere al figlio un sacchetto pieno di monete, e disse al figlio ‘vedi Tito quanti soldi? Ma c’è un problema vengono tutti dall’ urina. Tito non sapeva se accettare o meno questi soldi, Vespasiano mise il naso nel sacchetto e disse ‘Pecunia non olet ‘ il denaro non puzza, frase storica.

Ieri al Santuario la gente ha rischiato di dover usare il pannolino. Menomale che ci ha pensato un assessore a fare portare due bagni chimici. Rimettere in giro dei vespasiani a pagamento potrebbe essere una idea per sanare vieppiù i conti pubblici del comune!

Con i tempi che corrono prendiamocela un po’ in ridere

Renato Giusto

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