Più pubblico e meno privato in sanità

La difesa del Sistema Sanitario Nazionale è più necessaria che mai.

In sanità ogni soldo speso per la Salute è speso bene, il risparmio va cercato nel combattere il clientelismo e le spese inutili.  Quando nel 1978 fu varata la legge 833 istitutiva del SSN Italiano, sembrava si fosse raggiunto un momento epocale. Dopo un po’ di anni, invece di portare a compimento tutto ciò che si era programmato sulla carta: ovvero far diventare efficienti i distretti socio sanitari etc etc. È cominciato un graduale, lento, ma inesorabile smantellamento di ciò che era stato faticosamente ed onerosamente costruito: eliminati numerosissimi posti letto, chiusi interi reparti, chiusi gli ambulatori dei codici bianchi sul territorio, ritardi mostruosi per visite specialistiche accertamenti clinici e visite di tutti i tipi.  Questo è il quadro generale, veniamo ora al particolare locale. Gli Ospedali savonesi sono in una situazione molto compromessa. L‘ospedale di Cairo Montenotte e l’ospedale di Albenga sono retrocessi a compiti non più ospedalieri ma ambulatoriali. Non si è ancora capito di chi sono queste due strutture perché sono state affidate a due diversi enti privati che stanno combattendosi a colpi di TAR. Hanno perso una gran valenza di operatività sanitaria non avendo al momento neanche più i pronto soccorso. L’ospedale di Santa Corona negli anni ha perso i pezzi e pere ora solo promesse…

Che diversità di tempi in cui (che io ho vissuto) l‘ospedale ortopedico più importante del Nord Italia (i tempi del Prof Spotorno) ed era l’Ospedale dove nacque una scuola di gastroenterologia col Prof Marenco (all’ epoca il più giovane primario di medicina interna italiano) l’ospedale San Paolo di Savona fu talmente importante che arrivarono a Savona una serie di Primari libero docenti dall‘università di Pavia negli anni 60 -70  quali il Prof Scalfi famoso Chirurgo Generale, il Prof Bruni, dermatologo geniale che sapeva curare un morbo solitamente letale (arrivavano pazienti da tutta Italia perché guarivano) . Insieme al prof Scalfi era arrivato da Pavia anche il prof Ebbli grande anestesista e rianimatore che aveva il coraggio di negare al prof Mantero ciò che non riteneva logico.  Il Prof Mantero che creò il Centro Regionale di Chirurgia della mano. Ora i Primari di prestigio se ne vanno perché hanno capito i tempi che corrono. Noi Savonesi non dobbiamo arrenderci, ma riprendere coraggio e chiedere con forza che cambi la politica è la Sanità Pubblica riprenda il suo ruolo.

Il privato deve essere sinergico e non sostitutivo

 Dott Renato Giusto

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