PILLOLE POLITICHE DI INIZIO FEBBRAIO

Ben ritrovati a Tutti e buon inizio di settimana.
Anche oggi sono tornato per narrarVi in sintesi la mia personalissima versione degli ultimi accadimenti politici savonesi.

Un’isola in balia dei flutti
A chi non piacerebbe l’idea che i bambini possano giocare in spazi aperti, liberi dallo smog e dalle auto?
A chi non piacerebbe l’idea di una città in cui la mobilità fosse organizzata con un sistema di trasporto pubblico integrato?
Chi sarebbe contrario all’idea di un centro storico cittadino che fosse attrattivo per l’intero comprensorio?
L’importante, però, è essere consapevoli che questi buoni e giusti propositi non si improvvisano, non bisogna farsi prendere “dall’invexendo”, pretendendo di fare tutto in un battibaleno.
Passando dalla facile teoria alla dura realtà, se mai si dovesse scoprire che “l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”, speriamo che qualcuno abbia predisposto una via d’uscita, affinché non si finisca per gettare soldi dalla finestra a causa di scelte affrettate.
Ecco, appunto, il problema è proprio questo.
Dopo mesi e mesi e mesi di inerzia, l’Amministrazione ha deciso di ingranare la quarta e partire sgommando, chiudendo e “desertificando” parte delle vie del centro.
Chissà se a Palazzo Sisto qualcuno avrà pensato che un’isola pedonale potrebbe trasformarsi in un’isola sperduta ed isolata, circondata da un mare … di auto, priva di vita … economica e sociale, in balia dei flutti, pardon, dei flussi … del traffico.
“La maggior parte dei cittadini è felice nelle aree pedonali” afferma l’Assessore Becco
Vero! per arrivarci, però, è necessario che prima si riesca a parcheggiare!

L’urbanistica sarà pure tattica, ma è la tattica politica che finora è mancata!
Non riesco a comprendere come si faccia a realizzare qualunque cosa senza che prima sia stata elaborata un’adeguata progettazione.
Non comprendo come si possa avviare la trasformazione definitiva di un pezzo importante di città senza che sia stato avviato un preventivo confronto politico.
La città non è di qualcuno in particolare, è di tutti!
E’ dei bambini, dei giovani e dei meno giovani, delle mamme, dei papà, di tutti coloro che sognano di muoversi solamente in bicicletta e di coloro che manco ci pensano a salire su un sellino, di coloro che abitano in centro e di coloro che vorrebbero abitare in centro, di coloro che hanno votato per il Sindaco Russo, di coloro che non lo hanno votato e anche di coloro a cui non frega niente per chi votare.
I più, probabilmente, manco sanno che esista “l’urbanistica tattica” (tanto cara all’Amministrazione), ma tutti sono consapevoli che, nella vita di tutti i giorni (e pure in politica), un minimo di tattica … aiuta … tantissimo, e contribuisce ad evitare di combinare qualche guaio!

“Tutto il resto è noia!”
A Savona, da un anno a questa parte, i Consigli comunali vengono convocati con il contagocce e “dispensati in dosi omeopatiche”.
Forse sarà perché l’attuale maggioranza difetta di argomenti sui quali discutere?
Oppure sarà perché la Giunta teme le critiche della minoranza ed allontana il confronto dialettico?
Oppure, ancora, sarà perché il Signor Sindaco è fortissimamente infastidito dalle mie pillole settimanali e, meno mi vede di persona, meglio è?
Al riguardo, ognuno di noi la può pensare come meglio crede.
Da parte mia, ogniqualvolta metto a confronto la mia iniziale esperienza di Consigliere di opposizione (iniziata oltre un decennio fa) con quella che svolgo attualmente, sono pervaso da una sensazione di … malumore … di scontentezza … di noia.
Ecco, il termine più appropriato è: noia.
In certi momenti rimpiango i confronti dialettici intercorsi con alcuni degli avversari di allora: a volte accesi, ma sempre vissuti con la consapevolezza di avere di fronte persone dotate di un’ottima “vis oratoria”, preparati nel porre in atto tattiche politiche, comunque aperti al dibattito.
Certo, il più delle volte ero in disaccordo su tutto con loro, ma sono sempre riuscito a svolgere con soddisfazione personale il mio ruolo di Consigliere di opposizione.
Da un anno a questa parte, il “sentiment”, per me, è mutato.
Preso atto che le interpellanze, il più delle volte, sono vissute con fastidio.
Constatato che il dialogo tra le parti è minimo.
Riscontrato che il confronto con la maggioranza si conclude regolarmente e a prescindere, con sperticati complimenti rivolti all’Assessore di turno e nulla più, mi sono ritagliato un mio personale momento di analisi politica agrodolce, sardonico, ma amaro: delle umili pillole politiche, scritte con cadenza più o meno regolare.
Ciò che mi manca come l’aria con questa Amministrazione è il confronto, ma quello, per attivarlo, bisogna essere almeno in due!

Buona settimana

Massimo Arecco
Consigliere comunale di Fdi

 

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