Pensiero domenicale: Giano Bifronte

Ianus Bifrons, è una delle più antiche divinità dei romani, venerata fin dagli albori della città di Roma. Raffigurato con due volti, uno speculare all’altro.
Perché questo inizio? Semplice oggi abbiamo un giano bifronte in politica, che attenzione non è una divinità ma semplicemente un opportunista politicamente che cambia idea ogni cinque minuti.
Devo chiedere scusa ho commesso un errore di valutazione scrivendo in un precedente articolo che Salvini è un uomo di destra, che ha un ideologia.
Giuro solennemente non parlerò più di lui è l’ultima volta, in quanto ci sono cose più serie ed importanti da seguire e attenzionare. Per chiudere la saga del Capitano e per inquadrare in modo chiaro una delle figure politiche, più strampalate e controverse della storia repubblicana, dovevo fare ciò.
Fa parte della Lega Nord dal 1990, ma si porta dietro un’ideologia differente dalla linea del partito nel 1997 entrerà non a caso nel movimento dei comunisti padani. Il suo nome è Matteo Salvini. “Chi non ha mai frequentato un centro sociale? Io sì, dai 16 ai 19 anni, mentre frequentavo il liceo, il mio ritrovo era il Leoncavallo. Là stavo bene, mi ritrovavo in quelle idee, in quei bisogni”… Tempo dopo lo stesso voleva demolire il centro sociale con la ruspa simbolo di un’azione politica (che ha trovato un emulo in Argentina si tratta di colui che nei comizi agita una motosega). Questa è la partenza politica che piano piano si trasforma fino a diventare il leader della destra estrema europea.
Incoerente?
Assolutamente no! È lui nella sua interezza capace di essere via via, comunista Padano, secessionista, centralista e fan del tricolore e dell’Italia fino ad abbracciare la causa estremista di destra.
E allora perché non si tratta di incoerenza?
Semplice amiche e amici, l’uomo segue una linea sottile che unisce tutte le variegate posizioni, fin ora tenute:
È la ricerca a volte compulsiva del consenso, insomma ogni occasione è buona per cercare i voti.
E per quelli lui sarebbe disposto a diventare persino buddista, mussulmano, ecc.
Il dramma è che la sua superficialità, lo porta a seguire strade pericolose. Se vogliamo essere seri la responsabilità della presenza politica di queste gente è nostra solo nostra, che puntualmente li votiamo e delle televisioni che costruiscono leader politici usa e getta, esempio eclatante Matteo Renzi.
Gli Stati Uniti sono chiaramente incamminati sulla via della dittatura e la strada da fare che diviene giorno dopo giorno più corta”: le parole di Robert ‘Bob’ Kagan, politologo e storico di fama, che nasce come sostenitore del partito Repubblicano e ipercritico nei confronti di Trump (il quale è uno degli esponenti di spicco di quella destra estrema mondiale).
Si fanno chiamare sovranisti populisti, ma gratta gratta, si ritorna al fascismo e alle sue teorizzazioni.
Perché dobbiamo demandare alla sinistra il compito di mettere in guardia il Paese da questi governi reazionari e illiberali che ci porteranno all’isolamento e a sbattere contro un muro?
Se siamo coerenti con le nostre idee spetta a noi da impenitenti liberali tenere alta la bandiera della libertà. Cosa già fatta durante la resistenza, anzi se la Resistenza non portò alla deriva rivoluzionaria lo si deve al ruolo decisivo delle componenti cattolica e liberale.
Coraggio allora non perdiamo altro tempo e prendiamo le distanze dai Salvini, La Russa, Gasparri, Lollobrigida e via di seguito, perché rappresentano l’esatto contrario del pensiero liberale. Pensano solo e sempre alle prossime elezioni e mai alle nuove generazioni.
“Chi rimpiange troppo i giorni migliori rende ancor peggiori quelli cattivi. Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza”. Benjamin Franklin.

Roberto Paolino

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