PDL di Savona

MARSON CANDIDATO?
IL TIMORE DEL PDL E  DELLA LEGA CHE RIFIUTI L’OFFERTA.
LA DIFFICOLTA’ DI TROVARE I 32 CANDIDATI.
LE LOTTE INTERNE. TUTTO SULLA RIUNIONE DI VENERDI AL NH HOTEL

Imperia vuole Paolo Marson. Accetterà? Tutti i dubbi in casa PdL-Lega. Le difficoltà a trovare 32 candidati per lista. Le lotte interne e la fuga di candidati uscenti dal PdL.
Venerdi, all’NH Hotel di Savona, si sono riuniti gli Stati Generali del PdL dove erano presenti tutti i big liguri. La conferenza, a cui erano presenti molti politici ma pochi savonesi, è stata preceduta da una fitta serie di incontri tesi a raggiungere un accordo per le Amministrative savonesi. Il punto più importante verteva sulla scelta del candidato per Savona, dove le diverse anime del Partito spingevano per tirare acqua al proprio mulino.
Il Quartier Generale di Imperia ha sempre sostenuto la candidatura di Paolo Marson, senza dubbio la persona in grado di raccogliere più consensi durante le votazioni; quest’ultimo è stato ostacolato in maniera più o meno evidente dal Presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza, poichè i loro rapporti interni alla Giunta si sono da sempre rivelati burrascosi. L’Assessore Provinciale Paolo Marson, uomo dal carattere duro, non si è mai sentito in posizione inferiore rispetto al Presidente Provinciale, agendo spesso per proprio conto. Il politico che maggiormente risulterebbe danneggiato da un ottimo risultato elettorale di Marson è sicuramente il Senatore Franco Orsi, il quale è a conoscenza del fatto che finchè sarà lui l’unico politico della zona savonese di spicco non vi saranno rischi per la sua poltrona al Senato. In questi ultimi anni, infatti, il Senatore si è dimostrato sempre molto attento a non far “crescere” nessuno all’interno del comune di Savona ed in questo modo, pur non conducendo battaglie sentite dai savonesi, è sempre riuscito a mantenere la sua leadership. A molti puzza di bruciato il fatto che il consigliere comunale del PdL Fabio Orsi, fratello del Senatore e nelle ultime elezioni eletto per il rotto della cuffia, non voglia più candidarsi.
La corazzata di centro-sinistra, guidata dal Sindaco uscente Berruti, è riuscita a buttare dentro tutti: SEL, UDC, compresi alcuni Consiglieri Comunali eletti anche in liste opposte. Nelle scorse elezioni aveva vinto il centro-sinistra, con un 60% contro un 30% del centro-destra (quest’ultimo però contava sull’appoggio dell’UDC e dell’anima finiana). Ogni partito dovrà presentare 32 candidati anche se, per ora, questi dovrebbero essere poco più di una decina.

L’imposizione secondo la quale i consiglieri provinciali savonesi si dovrebbero candidare non piace a nessuno: ai diretti interessati, che hanno il timore di fare brutta figura (primo tra tutti Livio Bracco, che è sempre stato eletto senza preferenza), agli altri candidati che, con 7/8 eletti, hanno paura di non passare e agli elettori di centrodestra che non amano le doppie cariche ed il poco impegno e presenza.

Solo 11 i nomi sicuri tra i quali Livio Bracco, Piero Santi ( attuale coordinatore comunale del Pdl ma in comune nel gruppo proprio), Luigi Bussalai, Alessandro Parino, Fausto Benvenuto, Giovanni Battista Baiardo, Ileana Romagnoli.
Il consigliere uscente del PdL che non si ricandiderà è Federico Delfino. Mauro Acquarone e Alfredo Remigio, sotto la regia di Carlo Cipollina, stanno meditando sul fatto di entrare nell’UDC, certi di essere in maggioranza (oggi riunione decisiva per la scelta). Filippo Marino, coordinatore provinciale del partito di Fini, cerca di portare via ulteriori pedine dal PdL, ma senza fortuna. Carlo Pesce sembra voler sostenere il Sindaco Federico Berruti.
In casa Lega Nord le cose non vanno certo meglio: nessun candidato uscente e molte lotte interne. La segreteria provinciale stà cercando 1/2 uomini di fiducia, con loro preferenze, in modo tale da non fare eleggere persone sgradite, magari della corrente minoritaria di Nacinovich, che allo scorso congresso è andata allo scontro, ottenendo circa un 30%, ma piacendo alla base per le battaglie su temi locali, non in linea con gli ordini dall’alto ( vedi centrale a carbone di Vado, Maersk, Margonara, ecc…) Come si sa, in politica, le correnti minoritarie che hanno interferito con l’operato del vincitore, sono ostacolate in maniera più o meno evidente.
Resta inoltre il problema della lista del candidato: il tempo è poco per trovare candidati forti, specialmente con un clima dove si parte già sconfitti.
Paolo Marson, correrà il rischio di candidarsi e mettere la faccia in un’operazione perdente in partenza, dove raggiungere il 30% di consensi sembra già molto faticoso?

SMENTITA DI CARLO PESCE

Gentile redazione di UOMINI LIBERI,probabilmente avete fatto confusione con il nome ma io non ho nessuna intenzione di candidarmi con la lista di FEDERICO BERRUTI anche perchè ho sempre criticato l’operato dello stesso in questi 5 anni di amministrazione della città  di SAVONA.Un sindaco che ha trascurato completamente gli interessi dei cittadini savonesi,con un immobilismo senza precedenti e una politica fatta soltanto per tenere in piedi una giunta variegata e litigiosa.L’interesse di pochi al di sopra di tutto…….

Anzi vi posso confermare la mia candidatura nella lista del PDL un saluto…..Carlo Pesce presidente v circoscrizione Savona

 

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