Marco Melgrati

Marco Melgrati: “Lettera di precisazioni pubblicata oggi su La Repubblica…ancora tagli e falsità da parte di questo giornale “bolscevico”. Querela non solo necessaria, ma doverosa!!!!”

Su La Repubblica del 13 ottobre u.s. appariva un articolo, a firma del Dott. Lopapa, dove il mio nome e la mia immagine venivano chiaramente associati a persone condannate per collusioni con la mafia. Lo stupore iniziale si è presto tramutato in sdegno e rabbia.

Nei giorni seguenti, dopo aver ripetutamente e invano cercato di contattare telefonicamente sia il Direttore della testata giornalistica, Dott. Ezio Mauro, sia il Dott. Lopapa, ho scritto una lettera in cui chiedevo spiegazioni e soprattutto la rettifica di quanto erroneamente riportato in quell’articolo.

Oggi, dopo ben 24 giorni e dopo mie minacce di denuncia per diffamazione aggravata e falso a mezzo stampa, La Repubblica finalmente pubblica la mia lettera nella rubrica LETTERE, COMMENTI & IDEE, ma riporta ancora falsità e omissioni.

Nonostante avessimo concordato il testo, e approvato la corposa riduzione della lettera originaria, la stessa ha subito ancora tagli.

L’articolo recita:

Titolo: Io condannato non come Sindaco.

Marco Melgrati Consigliere Regionale PdL:

Nell’articolo del dott. Lopapa del 13/10 oltre a inserire la mia fotografia al posto di quella del sig. Conte, condannato per concorso esterno, vengono scritte falsità gravemente lesive della mia onorabilità. Premesso che, in 18 anni di carriera amministrativa, di cui 9 da Sindaco, eletto con il 70% dei consensi, e oggi da Consigliere Regionale, primo tra gli eletti PdL in provincia di Savona, pur avendo avuto 18 avvisi di garanzia, non sono mai stato rinviato a giudizio o condannato per reati connessi ai miei incarichi pubblici. L’articolo recita Marco Melgrati…condannato in quanto Sindaco di Alassio. Sono stato condannato, è vero, in primo grado, per Concorso in Lottizzazione Abusiva, non come Sindaco ma come architetto. Ho già dato mandato al mio avvocato di fare appello alla sentenza di primo grado. Nel dettaglio, ero il direttore dei lavori di opere interne di un Residence Alberghiero di 48 alloggi, per il quale è stato chiesto il condono edilizio, per ottenere il cambio di destinazione d’uso dell’immobile, senza opere. Il giorno dopo ho rassegnato le dimissioni da direttore dei lavori, in quanto era venuto meno il rapporto di fiducia tra cliente e professionista, e comunicato al Comune che il mio cliente intendeva autodenunciarsi con il Condono Edilizio.

Per me il caso era chiuso. Invece sono stato prima rinviato a giudizio e poi condannato, in primo grado, come Direttore dei Lavori, per un reato che non ho commesso, e dimostrerò in appello la mia estraneità ai fatti. Peraltro, già in sede di sentenza di primo grado, non avevo invocato la prescrizione e neppure l’indulto, perché mi aspettavo un’assoluzione con formula piena;”

 

Qui l’articolo termina, ma viene omessa la parte finale della mia lettera che così recitava:

 

“Questo perché la mia famiglia mi ha insegnato 4 valori fondamentali, per me imprescindibili: Fede, Famiglia, Lavoro e soprattutto Onestà.

Per questi motivi chiedo le scuse per le gravi inesattezze riportate.”

 

E come commento alla lettera viene scritto:

“Non abbiamo mai scritto che Melgrati era stato condannato in quanto Sindaco di Alassio, ma che era stato condannato e che era l’ex Sindaco della cittadina”.

 

A parte il mancato riferimento all’errore di immagine (la mia al posto di quella di un condannato per concorso esterno in mafia), per il resto niente di più falso, sennò che ci azzeccava con un articolo sugli indegni della politica???

Ripeto, l’articolista dott. Lopapa scriveva (cito testualmente): “Marco Melgrati è consigliere Pdl in Liguria, è stato condannato il 29 novembre 2009 a 9 mesi di reclusione per lottizzazione abusiva in zona sottoposta a vincolo paesistico-ambientale, in quanto ex sindaco di Alassio.”

 

Credo che a questo punto la querela annunciata non sia solo necessaria, ma doverosa!!!!

  

Alassio 4 novembre 2010

 

Arch. Marco Melgrati

Consigliere Provinciale e Regionale PdL

Condividi

Lascia un commento