Liguria- Bracconaggio dopo il tramonto la Giunta regionale propone di abbassare le sanzioni

Una proposta indecente ed illegittima, che strizza l’occhio ai bracconieri”. E’ questo il commento delle associazioni di protezione ambientale LAC, LIPU, WWF, LAV ed ENPA, all’emendamento illustrato dall’assessore all’agricoltura, Stefano Mai, al disegno di legge n. 291 “Disposizioni di adeguamento della normativa regionale”, da votare martedì prossimo in Consiglio Regionale.

L’ennesimo comma “contronatura” mirerebbe, è il caso di dirlo, ad abbassare a soli 20 euro la sanzione per chi spara violando gli orari di caccia giornalieri entro i trenta minuti antecedenti l’inizio giornaliero (un’ora prima dell’alba), così come nei 30 minuti successivi al tramonto.

Attualmente per chi caccia violando gli orari giornalieri consentiti è già prevista una sanzione amministrativa di 206 euro fissata da una legge statale, importo che la Regione Liguria non può assolutamente rimodulare al ribasso.

La caccia in orari crepuscolari o serali è esercitata dai cacciatori di frodo che si dedicano, ad esempio, alla cosiddetta “posta alla beccaccia”, o che abbattono gli uccelli svernanti o i caprioli che si spostano dalle zone di alimentazione a quelle di riposo notturno; la sanzione statale funge anche da deterrente per prevenire incidenti alle persone in condizioni di scarsa visibilità, che diventa scarsissima con condizioni meteo sfavorevoli. Nel caso della caccia di selezione ai cervidi (come capriolo e daino), che già è ammessa per un ora dopo il tramonto, si arriverebbe a sanzionare con poco più di un buffetto chi spara con la carabina quando è già buio pesto (un’ora e mezzo dopo il tramonto, ad esempio).

“Sarebbe troppo generoso parlare di saldi di fine stagione pre-elettorali; qui siamo alla prova provata della contiguità tra caccia esercitata in forma regolare ed il bracconaggio vero e proprio, con la compiacenza e l’istigazione della politica; in pratica anche uno sberleffo a chi rispetta le regole”.

Le associazioni ambientaliste si sono già rivolte al presidente Toti con una nota scritta, affinché abbia quantomeno la bontà di sottoporre il testo del comma, studiato per blandire gli sparatori notturni irregolari, alla preventiva valutazione degli uffici legali dell’amministrazione regionale.

Non è una coincidenza che lo scorso 29 gennaio presso la Corte Costituzionale si sia discussa la causa di legittimità di una disposizione regionale che consente illegalmente in Liguria la caccia ai migratori per mezzora dopo il tramonto; evidentemente la Regione è certa che l’imminente sentenza della Consulta sarà sfavorevole, visto il contrasto con le norme nazionali che fissano lo stop alle doppiette all’ora del calar del sole.

LAC – Lega per l’Abolizione della Caccia

Condividi

Lascia un commento