Liberalsocialismo

CHIAREZZA !!!!
Da uomo stanco e sempre più vecchio ( classe 1924 ) e da vero socialista vorrei aiutare, i pseudo compagni ” socialisti” della associazione politico culturale ” Futuro è Socialismo”, a capire il significato di: liberalsocialismo. Ed ESSERLO !!!!! ….

” ………( Guido Calogero (Roma4 dicembre 1904 – Roma17 aprile 1986) è stato un filosofosaggista epolitico italiano. Ha rappresentato per la sua intensa attività politica e di pensiero uno fra i più attivi e impegnati intellettuali del nostro Paese )

 

Dal 1935 Calogero – dopo essere stato chiamato alla cattedra di storia della filosofia all’Università di Pisa – venne chiamato da Gentile a tenere esercitazioni di “Storia della Filosofia” alla Normale di Pisa, dove tenne le sue lezioni impegnandosi intellettualmente nel frattempo nell’attività antifascista clandestina dentro e fuori la Scuola.

In Toscana conobbe e frequentò Aldo Capitini,e dalla loro comunanza del sentire politico nacque nel 1940 il “manifesto del liberalsocialismo”.

L’antifascismo nazionale fu attirato dal loro programma politico, in special modo i giovani che in seguito alla guerra di Spagna stavano scoprendo la vera natura del fascismo. Il liberalsocialismo si faceva portatore di un antifascismo etico-politico, distinto rispetto all’antifascismo popolare che si opponeva al regime soprattutto per le proprie difficili condizioni di vita.

Mentre le classi popolari antifasciste confluivano naturalmente nelle file degli organizzati partiti di matrice marxista, i giovani intellettuali si ritrovavano più adatti all’opposizione etico-culturale di Capitini e degli antifascisti laici borghesi tra cui Luigi RussoPiero CalamandreiRanuccio Bianchi Bandinelli e Alberto Carocci che s’impegnarono, prima ancora dell’entrata in guerra dell’Italia a fianco dei tedeschi, nel diffondere l’antifascismo soprattutto nella regione toscana.

“Giustizia e libertà” 

Dopo l’entrata in guerra dell’Italia, motivo questo preminente nel generare un più diffuso antifascismo tra le classi popolari, i liberal-socialisti continuarono a fare opposizione prevalentemente nell’ambito dell’antifascismo borghese. Mentre ebbero contatti sporadici e individuali con gli antifascisti cattolici e comunisti, divenne più frequente e continua la collaborazione con il movimento politico di Giustizia e Libertà fondato daCarlo Rosselli nel 1929 a Parigi, anche se i liberalsocialisti si dedicarono prevalentemente all’opposizione interna evitando volutamente contatti con l’emigrazione giellista. Si confrontavano i due movimenti: i liberal-socialisti di Calogero, prendendo ispirazione dalla dottrina crocianavolevano approdare ad un socialismo democratico. Il percorso invece del socialismo liberale di Rosselli con “Giustizia e Libertà” era l’inverso: da un socialismo aperto e riformatore giungere ad un nuovo sistema liberale. I due movimenti si trovavano comunque concordi nel mettere in atto il punto principale dei loro programmi: rendere quanto più attivo l’impegno nella lotta al fascismo.

La repressione fascista

Questa più intensa attività causò naturalmente l’intervento della polizia e del Tribunale speciale che colpì duramente con un’ondata di arresti e di denunce gli esponenti del Partito d’Azione nato clandestinamente negli anni 19421943 dalla confluenza di Giustizia e Libertà e dei liberal-socialisti. Il programma del nuovo partito prevedeva la nascita di una repubblica italiana e la realizzazione di un’economia mista con la nazionalizzazione dei grandi monopoli industriali e finanziari.

Arrestato dalla polizia fascista a Bari, Calogero fu condannato al confino a Scanno, in Abruzzo. Qui, nel settembre del ’43, dopo l’armistizio, incontrò un suo ex-discepolo Carlo Azeglio Ciampi, che aderì al Partito d’Azione.

L’attività politica nel dopoguerra 

Finita la guerra Calogero continuò ad impegnarsi per realizzare il suo programma liberal-socialista allacciando rapporti d’amicizia e di comunanza politica con Norberto Bobbio che però si dimostrava piuttosto scettico sulle effettive possibilità che il liberalsocialismo riuscisse ad affermarsi in Italia.

Calogero continuò a militare nel Partito d’Azione che per il suo scarso radicamento popolare ottenne appena 7 seggi alla Costituente (1946) e quindi si dissolse poco dopo. Non per questo terminò l’impegno sociale e politico di Calogero che si schierò in seguito a sostegno del Fronte popolare nelle cruciali elezioni politiche del 1948, che contrariamente alle speranze della sinistra, segnarono il successo elettorale dei partiti guidati dalla Democrazia cristiana. Collaborò alla rivista Il Mondo di Mario Pannunzio dalle cui colonne avviò una campagna di stampa per la scuola laica. Fu a fianco di Danilo Dolci che denunciava lo strapotere della mafia siciliana appoggiata dal regime politico locale e nazionale.

Nel dicembre del 1955 fu tra i fondatori del Partito Radicale e nel 1958 s’iscrisse tra i candidati nella lista repubblicana-radicale per la Camera dei deputati. Uscito dal partito il 30 ottobre del 1966, aderì al Partito Socialista Unificato, che riuniva il Psi e il Psdi.

Ritiratosi dalla vita politica attiva, continuò a trattare temi sociali come direttore della rivista Panorama. Fu inoltre Direttore de «La Cultura. Rivista di filosofia, letteratura e storia», e sulla copertina della quale fece incidere una riproduzione di un’antica erma di Socrate che reca la famosa frase, tratta dal Critone di Platone (46 b), «sono sempre stato tale da non lasciarmi persuadere da nient’altro se non dal discorso che, alla mia ragione, appaia il migliore». Morì a Roma il 17 aprile 1986.”…………………………………………………………….

 

Ebbene se il presidente di tale associazione e i suoi accoliti si trovano affetti da un irresistibile voglia di spazio nello scenario politico savonese devono per prima cosa comprare una bussola e veder attraverso il suo funzionamento che essere liberalsocialisti vuol dire essere di SINISTRA !!!

Inoltre sebbene io sia vecchio e stanco ho ancora la forza di dire che dovrebbero attraverso questa breve lezioncina andare a casa o ancora meglio buttarsi in mare ( tanto il capitano di macchina saprà come farli stare a “galla”  o meglio ancora come utilizzarli a suo fine e scopo personale ).

Inoltre mi permetto di pregare tutte le persone che definiscono liberalsocialisti di raccogliere attraverso un banchetto le firme necessarie per chiedere a questa fantomatica e pseudo associazione di uscire dalla scena politica.

Perchè ???? tutte le persone oneste e che si sentono portatori di tali valori non possono dimenticare che la politica non la si può fare se è dettata da stupidi personalismi e che quando arriva il momento di farsi da parte il ritirarsi in letargo diviene razionalmente il comportamento più consono.

Invece se non si è onesti con se stessi e se si vuole continuare a prendere in giro la gente allora bisogna scender in campo con la prorpria faccia e il captain dell’Associazione “Futuro è Socialismo” non lo fece mai pur conquistando avanzamenti di carriera e poltrone comodissime in aziende partecipate.

 

STANCO E ORMAI IN LETARGO SPERO CHE, I SEPOLCRI IMBIANCATI , CON LA NEVE PREVISTA POSSANO SPARIRE DALLA MIA VISUALE !!!!
SCUSATE : DALLA VISUALE DI TUTTI

 Sergio Cosimi

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