Le tardive lacrime di Michele Boffa

 
SPESE PAZZE IN REGIONE LIGURIA
MICHELE  BOFFA
LACRIME – AMAREZZA – MORALITA’
Le tardive lacrime di Michele Boffa Vice Presidente del Consiglio Regionale creano sconcerto, sarcasmo e ilarità. …LEGGI….

–  ai vari Consiglieri Regionali “era consentito“, ed è vero perché ormai è passato il principio che tutto ciò che non è vietato dalla legge era consentito, acquistare cancelleria, gratta e vinci, pranzi e cene pagando con soldi pubblici;

–  si è dovuta fare una tempestiva Legge Regionale all’inizio del 2013 per “non consentire” ulteriormente e vietare un andazzo che noi definiamo educatamente moralmente deplorevole.

– essere prima di tutto un “GALANTUOMO” con una indiscussa moralità che, alla soglia della onorata pensione dopo avere dedicato, una vita di impegno e sacrifici per circa 40 anni, alla politica come Sindaco di Millesimo per 15 anni, 5 anni Presidente delle Comunità Montana, 5 anni Assessore in Provincia di Savona, 10 da Consigliere Regionale, oggi viene messa in discussione da uno zelante Giudice del Tribunale di Genova che lo indaga per le “spese pazze“ effettuate quando a suo avviso “erano consentite“.

Viene da chiederci se ci prende tutti per scemi e questo non possiamo “consentirglielo” nonostante i suoi 40 anni di vita politica

L’unica cosa veramente sconvolgente è quella di vedergli corrispondere una dolce pensione e un dorato vitalizio per ricordare il nulla della sua attività politica (almeno noi non ne abbiamo traccia alcuna) e non serve, non aiuta sganasciarsi dal sorridere vedere Michele Boffa amareggiato, dispiaciuto convinto, bontà sua, di avere servito la comunità con spirito di servizio e non può essere questo avviso di garanzia a distruggere la sua onorata carriera di “PROFESSIONISTA DELLA POLITICA”.

Michele Boffa, in cuor suo era convinto e fiducioso che la comunità Valbormidese, a titolo di ringraziamento, le avrebbe fatto dono di una degna  statua, anche in una piccolissima piazza a futura memoria, purtroppo tutto questo è stato vanificato da una fine ingloriosa

Ma non si disperi egregio signor Boffa, volendo può riscattarsi rinunciando a prebende e vitalizio in forza della sua integerrima moralità.

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