Le pagelle della Giunta Russo

Dopo quasi un anno dal loro insediamento Uominiliberi e i suoi collaboratori hanno giudicato il Sindaco e gli assessori.  Non siamo stati molto cattivi ma neppure troppo buoni. I voti dipendono soprattutto dalle mancate aspettative.

FRANCESCO ROSSELLO: partito bene con il rifacimento del prato del Bacigalupo si è arenato col bando per la gestione dello stadio. Prima illuso dal duo Becce-Musso poi alle prese con i nuovi proprietari del Savona calcio.
Da dimenticare gli avvenimenti sportivi sulla spiaggia sotto il Priamar. Sfortunato.
VOTO: 6 – –

LIONELLO PARODI: vago e confuso alle prese con il rifacimento di Via Nizza e i lavori a Legino. Imbarazzante la giustificazione sul ritardo della pulizia dei torrenti.
Ha sempre dato l’impressione di non essere sul pezzo
VOTO: 4

ILARIA BECCO: silenziosa e poco amante dei social non ha ancora dimostrato quanto può valere.
Dà l’impressione di pendere dalle labbra del Sindaco
VOTO: N.G.

RICCARDO VIAGGI: nonostante abbia un assessorato difficile, da un ex Presidente delle cooperative ed ex membro della Caritas ci si aspettava molto di più. Con l’aiuto di Arci e della Diocesi avrebbe dovuto risolvere la maggior parte i problemi in un batter d’occhio, invece per ora si è limitato a pochi interventi che qualunque amministratore sarebbe stato in grado di sostenere.
Ordinaria amministrazione
VOTO: 5

GABRIELLA BRANCA: avrebbe dovuto distinguersi come unico assessore di sinistra ed invece non è andata oltre la toponomastica.
VOTO: 5-

NICOLETTA NEGRO: Savona non è Albissola. Se ne deve essere accorta subito l’assessore.
Non basta il refashion con qualche termine inglese al copia e incolla di quanto già fatto ad Albissola
VOTO 5+ di incoraggiamento

SILVIO AUXILIA: Arrivato con la nomea di super preparato, in questi mesi ha mostrato qualche difficoltà con un bilancio complicato come quello dei Comune.
Certo il paragone con il suo predecessore non l’ha aiutato.
VOTO: 6 –

BARBARA PASQUALI: assessorato difficile il suo. Tra risse, corse clandestine e spazzatura ha continuato ad annunciare iniziative e provvedimenti che non hanno portato a nulla. Servono meno parole e più fatti.
Pessimo il suo rapporto con i giornalisti.
VOTO: 4 ½ (il mezzo per la buona volontà)

ELISA DI PADOVA: il vice sindaco in questi anni ha imparato a fare politica con pistolotti privi di contenuto ma che portano tanto consenso.
L’ultimo atto, l’assunzione di 2 educatrici e 10 posti in più al nido, presentato come se avesse fatto la riforma della scuola.
Deve dimostrare ancora di saper amministrare. Vedremo come andrà nel difficile spostamento del mercato
VOTO: POLITICO 8, DA AMMINISTRATRICE 4

IL SINDACO MARCO RUSSO merita un giudizio più approfondito
E’ frenato dal terrore che lo abbandoni il consenso dimostrando insicurezza (VOTO 4)
Il suo atteggiamento in Consiglio non è da primo cittadino, permaloso e troppo supponente con la minoranza. Guai a contraddirlo, ha sempre bisogno della claque dei suoi. (VOTO 2).
Oratoria senza verve e troppo strappa lacrime. Sono ormai un cult sui social alcuni suoi interventi (VOTO 4)
Da 10 il suo presenzialismo (alle sagre, alle partite a bocce, ai concerti all’alba non è mai mancato)
Da 0 (zero) il suo coraggio nel prendere decisioni importanti (Newco Ata, Cda di Tpl)
Amministrativamente NON GIUDICABILE per mancanza di attività

Un voto anche ai consiglieri di maggioranza: 10 alla loro ubbidienza al Sindaco, 0 (Zero) al loro spirito critico.
Un 10 in CONDOTTA va al consigliere Marco Pozzo sempre composto e silenzioso, il classico yes man che tutti i sindaci vorrebbero avere.

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