L’amministrazione comunale di Savona deve costituirsi parte civile al processo per il crac di Ata

Dopo il patteggiamento dell’ex presidente del cda Sara Vaggi, del presidente del collegio sindacale Paolo Grondona e dei consiglieri Roberto Pizzorno e Marco Ravera (a proposito quando darà le dimissioni da consigliere comunale?), dopo il rinvio a giudizio del direttore generale Luca Pesce e del consulente amministrativo Giancarlo Zanini, il comune di Savona deve costituirsi parte civile al processo per il crac di Ata. Il collegio arbitrale che si è occupato della richiesta danni avanzata dall’azienda nei confronti degli ex dirigenti dopo il concordato preventivo ha quantificato il danno in 1,9 milioni.
Milioni che stanno pagando i savonesi per questo la minoranza è compatta nel chiedere all’amministrazione una presa di posizione netta.
Vedremo la posizione del Sindaco e della giunta  già nel prossimo consiglio quando dovranno rispondere ad un’interpellanza del consigliere Arecco che chiede di conoscere le eventuali azioni dell’Amministrazione comunale  dopo le recenti sentenze che hanno riguardato ex componenti della società partecipata ATA.

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