La Scuderia di Fratelli d’Italia. In mancanza di cavallo trotta l’asino

Sembra proprio ispirata all’antico proverbio la strategia di Fratelli d’Italia in provincia di Savona in vista delle prossime elezioni amministrative. A soli due mesi alla scadenza dei termini per la presentazione di liste e candidati nei quaranta comuni che vanno al rinnovo di Sindaco e consigli comunali, in casa del partito di Giorgia Meloni la situazione appare da… circo equestre.
Ad Albenga, il comune più importante ed “appetitoso” di questa tornata, si sta confezionando una lista con l’unico scopo di far fare il primo della classe e con molto distacco all’uscente Roberto Tomatis, nel 2019 candidato ed eletto in consiglio comunale con la Lega grazie all’aiuto dell’amico Marco Melgrati a cui da anni è legato per questioni di passione equestre. L’asticella è posta a 300 preferenze con l’obiettivo di essere vice sindaco in caso di vittoria. L’ordine di scuderia è quello che ogni candidata donna dovrà fare “bicicletta” con lui. Per quieto vivere e speranza di vittoria, i bookmakers danno sicuro il ballottaggio. Il locale circolo di Fratelli d’Italia, come era largamente prevedibile, ha accettato in coalizione il gruppo che fa riferimento a Diego Distillo, “defenestrato” dal partito ma sempre in collegamento con i palazzi romani grazie ai buoni rapporti con il Ministro Raffaele Fitto, ma sul territorio artefice della sconfitta di Gero Calleri nel 2019.
Fratelli d’Italia ad Albenga ha risposto obbedisco anche  a Cambiamo anche se, sino all’altro giorno le politiche del Presidente della Regione sulla sanità e non solo, sono state oggetto di attacchi da parte degli esponenti ingauni di Giorgia Meloni.
A proposito di rinculi tale è anche l’appoggio per le europee garantito a Stefano Balleari, da mesi sponsorizzato sul ponente dal plenipotenziario Rocco Invernizzi, certo della candidatura alle regionali.
Assicurando il proprio sostegno all’attuale capogruppo in Via Fieschi che si è dichiarato a favore del rigassificatore, Fratelli d’Italia in provincia va infatti contro se stessa visto che a Savona i consiglieri comunali e molti dei membri del partito sono sempre stati contro l’opera.
A Pietra Ligure la situazione è di stallo perché Luigi De Vincenzi che si è già assicurato l’appoggio leghista grazie a Sara Foscolo che potrebbe tornare in Parlamento nel caso in cui Francesco Bruzzone fosse eletto in Europa, non vede però di buon occhio avere in lista in quota Fratelli d’Italia Silvia Rozzi, competente e battagliera consigliere comunale uscente.
La quadratura si potrebbe però trovare grazie alle buone relazioni del sempiterno Enrico Nan che ha suggerito “la staffetta” con una (sua) collega avvocato nelle grazie della scuderia di Cavallo.
A Finale Ligure è un caravanserraglio tra imposizioni dall’alto e posizioni di buon senso e del territorio che vedono dover scegliere tra Andrea Guzzi e Angelo Berlangeri.
Sul savonese Filippo Marino scorrazza da Vado ad Albisola pro domo sua facendo accordi con “franza e spagna” certo che tra 18 mesi lui sarà il cavallo su cui a Savona Fratelli d’Italia intende puntare per la Regione in un accordo che vede Massimo Arecco proposto agli alleati come candidato Sindaco nel 2026. E intanto nei comuni minori sotto i 3000 abitanti…. scarsa appare la capacità di fare liste di partito e di coalizione autonome ed alternative ai sindaci uscenti.

Condividi

Lascia un commento