La protesta contro il bitume è nata grazie ad Angelo Ezio Zoia

Alcune precisazioni
LA PROTESTA CONTRO IL DEPOSITO DEL BITUME
E’ NATA GRAZIE AD ANGELO EZIO ZOIA
Premesso che la battaglia sul bitume ha un unico protagonista: il cittadino che finalmente pare essersi svegliato da un lungo torpore, vogliamo fare alcune precisazioni di come è iniziata la protesta.
Il primo a parlare di bitume in porto è stato il quotidiano online della Camera di commercio, Savona economica, il 25 marzo 2013…LEGGI… il giorno dopo uominiliberi  riprende l’articolo e scrive alcune righe sulla questione…LEGGI….il SECOLOXIX riprenderà la notizia qualche giorno dopo il 4 aprile…LEGGI 
Probabilmente molti avranno pensato si trattasse di una cosa piccola, un transito portuale che già esisteva, il progetto nella sua interezza non era noto quasi a nessuno e quindi la notizia passò sotto silenzio. 
 Non per Angelo Ezio Zoia che, leggendo il nostro articoletto, si attivò, ne parlò con il consigliere Andrea Delfino passò la documentazione a Stefano Milano e a gennaio 2015  venne pubblicata la notizia su Savona porto elettrico. Qualche giornalista parve interessarsi della cosa, ma non successe niente. Vennero contattati anche Daniela Pongiglione e Roberto Cuneo anche loro ignari del progetto. Tutti si attivarono.
La bitume story salì agli onori della cronaca dopo l’audizione in Consiglio comunale di Zoia. Pierluigi Miazza, presente in Consiglio per i fumi delle navi da crociera, rispondendo sul bitume disse che il deposito si sarebbe fatto comunque. Zoia fu ripreso anche da Franco Zunino perché, secondo lui, il suo discorso era troppo “politico” e che non poteva abusare della disponibilità di Miazza.
 Intanto partì la raccolta firme online contro il progetto, seguita più tardi da quella cartacea e l’interrogazione in Comune firmata da Pongiglione, Debenedetti,  Aschiero e Frumento….il resto è storia recente
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