Ex Colonie Bergamasche. La Chiesa non può camuffare operazioni immobiliari con operazioni finanziarie


Celle  Ligure  – 
Colonie Bergamasche

La Chiesa non può camuffare operazioni immobiliari con operazioni finanziarie

Quando nell’ottobre di un anno fa il Vescovo Calogero Marino, durante un’ intervista al SECOLOXIX,  dichiarò queste parole: “Stop alla Chiesa immobiliarista. Basta edilizia. Per essere Chiesa ci servono il Vangelo e l’amore per gli altri. Di tutto il resto ne possiamo fare a meno. Non mi interessa alcun tipo di attività imprenditoriale”…i fedeli, e non solo, tirarono un sospiro di sollievo soddisfatti che la Chiesa finalmente tornasse a fare la Chiesa.

I più compiaciuti sicuramente furono i cellesi convinti che, dopo quelle parole, la “riqualificazione” delle ex colonie bergamasche a cura della società Punta dell’Olmo, costituita, per il 51%, dall’Istituto diocesano per il sostentamento del Clero di Savona e per il 49% da Spininvest di Aldo Spinelli, non sarebbe mai partita.

Grossa delusione alcune settimane fa quando hanno letto che la riqualificazione delle ex colonie stava per partire. Ma lo sconforto purtroppo non sarebbe finito lì se è vera la notizia che circola da qualche giorno: la chiesa pare abbia ceduto il 41% delle quote di punta dell’Olmo a Spinelli che quindi avrebbe ora il 90%, il clero si accontenterebbe del restante 10%.

Un escamotage che lascia perplessi, la Chiesa non può camuffare operazioni immobiliari con operazioni finanziarie

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