La candidatura di Marco Russo ha una serie di contraddizioni molto marcate

Russo dice di essere un civico ma in realtà ha avuto la tessera del PD da sempre, anzi nel 2020 era ancora iscritto.

Russo dice di voler uscire dagli schemi dei partiti ma sta elemosinando da tempo il sostegno del PD diventando il candidato del partito.

Russo dice di volere una politica nuova ma nella sua squadra c’è tutta la vecchia politica: da Becce a Musso, alla Di Padova fino a Lirosi.

Russo dice di volere dare Savona ai savonesi ma tra le persone che compaiono negli elenchi di chi lo sostiene ci sono tantissimi non savonesi: Ferrando Alberto (ex sindaco di Quiliano) che vuole a tutti i costi rientrare in politica dopo essere stato bocciato alle elezioni, Simone Falco, Perna Valentina, etc.

Russo dice di non volere dipendere dai poteri forti ma il suo sponsor è Ferraris  (lo stesso che lanciò la Caprioglio 5 anni fa).

Russo dice di avere chiaro il progetto di città ma non ha mai espresso posizioni chiare rispetto a temi fondamentali per la città.

Russo dice di non volere essere identificato con Sansa ma  in realtà è l’unico che lo sostiene.

A proposito del Pd: mercoledì è stata convocata la direzione provinciale per discutere la candidatura di Russo. Dalla convocazione si legge che la riunione avrà durata inderogabile dalle 20.30 alle 21.30.

Tutto già deciso o c’è la volontà di impedire la discussione?

La convocazione la fanno Renato Zunino  e Mauro Righello altre due novità politiche che appoggiano Russo

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