Consiglio comunale di Savona

Dissertazioni politiche
Ho assistito con fastidio e rammarico al termine dell’ultimo Consiglio Comunale di Savona al violento scontro verbale tra il Sindaco Federico Berruti ed il consigliere Parino, del PDL. Mi pare che l’ordine del giorno della consigliera del PD  Lia Minetti, che stimo personalmente, sulla questione che viene usato spesse volte il corpo femminile a scopo di marketing per incrementare la vendita dei prodotti, non avesse nulla che a vedere col comportamento di Berlusconi nei confronti del sesso femminile, che certamente da cattolico e da uomo posso anche disapprovare, senza problemi. Ma il fuori tema del nostro Sindaco, che non ha esitato a citare Berlusconi come esempio di immoralità, riallanciandosi anche ad un epidodio conne all’ultima visita di Ghedaffi in Italia non mi è piaciuto, ed ha provocato una reazione del Consigliere Parino, di carattere piuttosto focoso, altrettanto inconsulta.
Mi pare che in Italia, che il 17  scorso ha festeggiato il 150° anno dall’unità, si dovrebbe pensare all’interesse della gente, oltre a quello della propria fazione politica, altrimenti, se non esiste rispetto reciproco e l’avversario politico viene sempre visto come il nemico da combattere, non si approderà a mai nulla di buono.
In particolare gli ex comunisti, ora prevalenti nel partito democratico, o l’I.D.V. di Di Pietro altro non fanno che dare addosso al Berlusconi persona, facendolo apparire il male assoluto, senza sapere mai contrapporre alle soluzioni che il governo propone, altre idee alternative che i cittadini giudichino migliori. Agendo in questo modo potranno anche un giorno avere la gioia di veder cadere il governo attuale, ma non so, se in disaccordo come sono, riuscirebbero a proporre una ricetta migliore per il futuro dell’Italia, perchè, dopo avere distrutto, bisogna saper ricostruire, che significa avere almeno delle analogie di programmi, cosa che non vedo negli attuali schieramenti, da Fini, Vendola, Bersani e Di Pietro, che sparano quotidianamente sul governo, a prescindere, solo per partito preso.
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