Porto di Genova: moli e bitte, appalti ai soliti noti

 

Si scopron le tombe, si levano i morti, i martiri nostri son tutti risorti…

Da pilotina blog

Spedito da: Genova Pubblicato il: 01 maggio 2018 alle 15:44 da G. Merello

Da La Repubblicariporto testualmente quanto segue:

Titolo “Porto di Genova: moli e bitte, appalti ai soliti noti“:
“Nel 2010 l’allora Autorità Portuale affidò al Raggruppamento temporaneo di imprese/consorzio composto da Coopsette e Icam l’appalto da 25 milioni euro per ampliare alcuni moli, tra cui Ponte dei Mille e Ponte Andrea Doria.

Nel frattempo la cooperativa rossa è fallita (NDR: così non risponde dei suoi disastri in porto ed al mega-padiglione blu di Jean Nouvel, che ha fatto fallire la Fiera e tuttora ha l’enorme sottotettoia crollata-spannellata), la testata di Ponte Andrea Doria è sprofondata (NDR: con terminal tuttora fuori uso, si presume ai lavori), le bitte di Ponte dei Mille si son rotte una dopo l’altra (NDR: con l’accosto principale tutt’ora fuori uso in attesa delle nuove, italiane).
Chi ha fatto i lavori, appena 7 anni fa, ed oggi è nell’occhio dell’indagine della Procura della Repubblica con l’ipotesi di reato di “omissione di lavori che determinano rovina”, però gestisce le manutenzioni all’interno del porto di Genova.
Parliamo della Icam (Impresa Costruzioni Appalti Marittimi) dei fratelli Parodi, che si è aggiudicata l’appalto pluriennale e in questi giorni provvede alla sostituzione delle bitte.
E’ lo stesso soggetto che prima, con Coopsette, acquistò le bitte dalle fonderie Belli di Viterbo: una fornitura di fabbricazione cinese e di scarsa qualità. Si è scoperto quando l’Autorità Portuale chiese i certificati di conformità; quando dalle banchine del VTE di Prà-Voltri saltarono le bitte, una dopo l’altra, e si provvide a cambiarle”.

Lascio a Pilotina ed al suo Timoniere i commenti…

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