Il PD savonese è ormai allo stremo delle forze

 
IL PD SAVONESE E’ ORMAI ALLO STREMO DELLE FORZE
Il Pd savonese ha sempre avuto mille risorse per rimanere a galla, ma questa volta difficilmente se la potrà cavare. Come una balena spiaggiata si dimena, lancia gli ultimi SOS nella speranza che qualcuno lo salvi.
Il potere gli sta fuggendo di mano cerca scampo con tutti i mezzi, ma sa che ha poche probabilità di cavarsela. Sta tirando fuori le ultime ancore di salvezza (giardinaggio, fascismo, resistenza, classe operaia, sindacato), mette in campo anche le mezze calzette, capisce che solo un miracolo potrebbe non fargli perdere il comando della città.
Ha paura del confronto diretto con i cittadini, preferisce gestire le ultime briciole di potere nascosto nel palazzo.
Il suo leader più carismatico e scaltro mischia le carte, accomuna lega e M5S, parla dei 2 licenziati di ATA e fa finta di non capire che il problema è un altro, il totale fallimento di una classe politica che ha distrutto un’intera città, una volta era leader della CGIL ora parla come Marchionne.
Le poltrone scarseggiano e i suoi militanti più affamati si ribellano e creano il caos al suo interno. 
Solo il loro Sindaco pare abbia capito, se ne sta in disparte, appare poco, preferisce migrare spesso a La Spezia (vorrà per caso candidarsi nella cittadina dell’estremo levante?) lontano dalle beghe interne. 
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